
Sempre maggiore attenzione all’oriente da parte del mondo conciario del distretto. A dimostrarlo ancora una volta è la missione che i conciatori del distretto hanno recentemente intrapreso in Corea, a Seul. Il mercato coreano ha infatti grandi potenzialità, sia per la strategica posizione, in un’area del mondo caratterizzata da consumi in forte crescita, che per la capacità della Toscana di offrire vere e proprie eccellenze in settori dove la qualità è un elemento costante.
Uno di questi è, senza dubbio, il comparto conciario che ha partecipato, nei giorni scorsi, alla missione “Tuscany Style Experience”, organizzata dalla Regione Toscana con la collaborazione della Italian Chamber of Commerce in Corea. Il distretto di Santa Croce (250 concerie per un miliardo è mezzo di fatturato, di cui oltre il 60% destinato all’export) è stato rappresentato da Michele Matteoli, presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola. Matteoli, nella sessione dedicata ai distretti, ha illustrato i traguardi e le potenzialità del mondo della pelle e del cuoio in Italia e in Toscana, i successi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale e di certificazioni del settore, così come l’eccellenza nella produzione capace di interpretare le esigenze della moda e le richieste di mercati sempre più esigenti. “E’ stata un’esperienza importante – spiega Matteoli – che aiuterà a consolidare e valorizzare il rapporto tra il nostro distretto con una realtà che, nello scacchiere internazionale, si sta rivelando strategica per il comparto: l’economia coreana sta crescendo molto ed è molto attenta da ciò che arriva da occidente”. L’importanza della Corea del Sud per il settore conciario è dimostrata dai numeri. L’interscambio tra Italia e Corea del Sud nell’area pelle è cresciuto esponenzialmente: da 237 milioni € a 552 milioni €, a tutto vantaggio degli operatori italiani (537 milioni di export contro 14,4 di import). Inoltre tra i maggiori prodotti in crescita, troviamo le calzature in pelle (112 milioni € di export nel 2015), gli articoli
di pelletteria (293 milioni €) e le pelli (70 milioni €). Da evidenziare anche che sono state recentemente rimosse le ultime restrizioni all’interscambio tra Ue e Corea del Sud con un aumentato del business tra i due Paesi del 55%, con punte del 70%. Ai lavori della due giorni coreana ha preso parte, inaugurando il convegno, l’ambasciatore d’Italia in Corea Marco Della Seta.