
Occhi elettronici nel futuro di San Romano e dello svincolo Fi-Pi-Li, per lenire degrado e criminalità. Questo il progetto che il comune di Montopoli ha messo in campo per partecipare ad un bando della Regione Toscana dedicato alle “politiche per la sicurezza urbanOcchi elettronici nel futuro di San Romano e dello svincolo Fi-Pi-Li, per lenire degrado e criminalità. Questo il progetto che il comune di Montopoli ha messo in campo per partecipare ad un bando della Regione Toscana dedicato alle “politiche per la sicurezza urbana”, per il finanziamento di telecamere fisse e mobili.
Un piano che, previo il finanziamento sul quale si saprà qualcosa entro l’anno, prevede ben 8 occhi elettronici sul territorio comunale, delle quali 5 (di cui una mobile) saranno installate proprio nei pressi della stazione sanromanese, agli accessi e alle banchine, all’imbocco del sottopasso che collega Via Cavour alla zona del Lungarno, in piazza Terracini e sui lungarni. Altre due, invece, saranno destinate all’area di svincolo per la Fi-Pi-Li, per il controllo degli accessi stante la peculiarità del passaggio obbligato sul ponte sul fiume Chiecina del transito in entrata ed uscita alla zona urbanizzata. Una, mobile, sarà infine utilizzata all’occorrenza sull’intero territorio comunale al fine di intervenire sulle emergenze o al fine di programmare il contrasto al degrado urbano.
Situazione da sempre delicata, quella della stazione, finita a più riprese al centro di polemiche e segnalazioni da parte dei cittadini. Le ultime, ma solo in ordine di tempo, quelle relative ad atti di vandalismo a scapito del sottopasso, ma anche al sospetto esercizio di prostituzione nei pressi delle linee ferroviarie e zone limitrofe (leggi: San Romano, sesso a pagamento in zona stazione). Fenomeni che bene vengono fotografati (ed in parte, sulla prostituzione, smentiti) proprio nella delibera dove si delinea il progetto, che prevede la spesa di 32mila euro.
“Sul territorio sono stati rilevati fenomeni di furti interessanti beni immobili ed immobili, fenomeni di degrado urbano per episodi di vandalismo, abbandono rifiuti, turbamento alla civile convivenza dei cittadini, episodi di danneggiamento di strutture pubbliche e di valore storico-testimoniale, episodi di truffe e borseggi. Nonostante alcune segnalazioni, non vi sono dati o riscontri oggettivi che rilevano la presenza di spaccio di stupefacenti, così come attività legata alla prostituzione. Sul lato della incidentalità stradale non si rileva un aumento dei sinistri sul dato storico, che si attesta intorno ai 50 rilievi annui”. Si legge nell’analisi preliminare contenuta nella delibera di giunta.
“Per la sua valenza polare, le maggiori criticità, nell’ordine di quanto sopra detto, vengono riscontrate nella area adiacente e intorno alla stazione ferroviaria, punto di riferimento e sosta per le persone socialmente più fragili, punto di arrivo e partenza di persone che utilizzano il treno quale unico e possibile mezzo di trasporto, comprese le persone, in prevalenza extracomunitarie, che domiciliano o risiedono di fatto nelle zone limitrofe. […] L’attrazione determinata dall’accesso all’infrastruttura ferroviaria – capace di collegare facilmente e rapidamente la zona ai due principali capoluoghi del Valdarno (Firenze e Pisa), determina una notevole pressione sul territorio per l’arrivo di un numero consistente di cittadini extracomunitari richiedenti asilo alloggiati in strutture ubicate nelle varie frazioni, con anche fenomeni di sovraffollamento di unità immobiliari. L’indeterminatezza di queste situazioni alloggiative è anche foriera di fenomeni ripetuti di abbandoni di rifiuti sulle aree pubbliche che compromettono la conservazione dell’ambiente e concorrono a determinare un immagine negativa del territorio. All’analisi oggettiva suddetta si va aggiungere, anche in conseguenza del fatto che gli organi di informazione nazionali e locali, negli ultimi anni, trattano in maniera consistente e metodica il tema della sicurezza influenzando inevitabilmente la percezione della sicurezza e conseguentemente la fiducia nelle istituzioni, una richiesta costante da parte della cittadinanza di un maggior presidio del territorio che ha portato la convocazione da parte della Questura del Tavolo tecnico per la sicurezza e l’ordine pubblico per affrontare le relative problematiche percepite sul territorio ed in particolare nella frazione di San Romano”.
Situazione alla quale adesso potrebbero, appunto mettere un freno gli occhi elettronici, anche se in progetto vi è anche l’avvio di un percorso per la presa in custodia di uno spazio inutilizzato della stazione da parte di una realtà associativa (leggi: San Romano, associazione in stazione contro degrado). “Stiamo già lavorando su quel frangente e siamo sicuri che la presenza di un’associazione sarà un utile deterrente – precisa il sindaco Giovanni Capecchi. – Oltre al fenomeno della criminalità il nostro obbiettivo, poi, è la lotta all’abbandono di rifiuti. Proprio in quell’ottica, di concerto con la Polizia Municipale, abbiamo deciso di mettere nel piano anche delle telecamere mobili, che saranno utilizzate di volta in volta in vari punti del territorio comunale”.
Nilo Di Modica