
Una gara dai due volti quella giocata dalle ragazze della Pallacanestro San Miniato, che sabato 5 novembre hanno affrontato la Pielle Livorno alla mitica palestra “Cecioni”, sede storica delle “triglie” e capace di rievocare, in chi ha superato la soglia dei quaranta, sbiaditi ricordi di una Livorno anni ’80 capitale (con Bologna) del basket nazionale, tanto da essere definita Basketcity.
Nessuna delle ragazze che sono scese in campo sabato era ancora nata quando Libertas e Pielle rivaleggiavano in serie A1, e la loro attenzione probabilmente non si sarà nemmeno soffermata su un impianto che avranno considerato “come tanti”. Impianto che quest’anno ospita le gare interne della formazione labronica femminile, retrocessa lo scorso anno dalla serie B e tra le più accreditate a tornarci.
Le ragazze guidate da Remo Maffei sono arrivate a Livorno ben consapevoli delle difficoltà che le attendevano ma con uno spirito tutt’altro che rinunciatario ed in effetti sono state capaci di giocare la prima parte della gara alla pari delle avversarie. L’avvio è stato particolarmente positivo per le atlete in canotta blu, che hanno messo in mostra un’ottima difesa riuscendo a non farsi sopraffare a rimbalzo. Anche in virtù di una buona circolazione di palla, che ha consentito loro di giungere a buone conclusioni, le samminiatesi sono state a tratti anche in vantaggio nel corso del primo quarto (conclusosi sul 19-16 per le locali) e di buona parte del secondo. Solo sul finire della seconda frazione la Pielle, grazie ad una serie di canestri dall’arco, è riuscita a scavare il primo solco (36-23).
Al rientro dalla pausa lunga le labroniche hanno messo in campo una notevole pressione difensiva, che ha messo in grossa difficoltà la PSM e ciò, unita alla precisione nel tiro da tre punti, ha fatto si che il vantaggio diventasse già quasi incolmabile alla fine del terzo quarto (50-30). A risultato acquisito la gara è stata poi gestita in scioltezza dalle locali fino alla sirena finale.
Per la Pallacanestro San Miniato si è trattata quindi di un’altra sconfitta, anche se c’è da sottolineare l’ottimo livello di gioco espresso nei primi 20 minuti, sia per agonismo che per intensità difensiva e presenza a rimbalzo. La PSM è una squadra giovane, anche sabato vi è stato l’esordio di un’altra giocatrice classe ’98, Aurora Cesari, per cui gare come questa rappresentano importanti momenti di crescita. Ciò nonostante la classifica langue e già dalla prossima giornata si renderà necessario uno scatto in avanti.