Polveri sottili, meno legna e auto contro le Pm10

8 novembre 2016 | 14:34
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Polveri sottili, meno legna e auto contro le Pm10

“Limitare il più possibile l’accensione di fuochi all’aperto e abbruciamenti di sfalci, potature, residui vegetali, l’utilizzo di legna in caminetti aperti e stufe tradizionali a meno che questa non sia l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione, l’utilizzo di mezzi privati di trasporto, per quanto possibile, privilegiando l’uso dei mezzi pubblici o altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale (automezzi elettrici o a gas)”. Sono le raccomandazioni della sindaco di Santa Croce Giulia Deidda e dei sindaci degli altri 15 comuni afferenti alla centralina di rilevamento di Santa Croce sull’Arno (Bientina, Casciana Terme-Lari, Cascina, Castelfiorentino, Castelfranco di Sotto, Crespina-Lorenzana, Empoli, Fauglia, Fucecchio, Montopoli in Val d’Arno, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, Santa Maria a Monte, Vinci).

L’invito ad atteggiamenti più responsabili nei confronti dell’ambiente è parte del Pac, il Piano di Azione Comunale triennale, che punta a diminuire le Pm10 nell’aria con una serie di iniziative e comportamenti virtuosi. La raccomandazione viene ricordata ora che il divieto di abbrucciamento non è più in vigore, mentre si abbandona la bici in favore dell’auto e ci si gusta volentieri un po’ di riposo davanti al camino. Farlo, chiaro, è possibile, ma senza dimenticare l’ambiente. Santa Croce, ma come il resto del comprensorio “sorvegliato” dalla stessa centralina, è identificato tra i comuni critici per le emissioni di Pm10, le polveri sottili principalmente generate dall’attività umana.
Una delibera della giunta regionale della Toscana ha individuato un’area di superamento denominata Comprensorio del Cuoio di Santa Croce sull’Arno, rientrata tra le zone critiche poiché in quest’area, nel quinquennio 2010-2015, la stazione ha registrato il superamento della soglia media giornaliera di 50 microgrammi/mc 47 volte nel 2011 (il valore limite è di 35 superamenti annui consentiti) e 40 nel 2015. La Regione ha previsto che tutte le zone individuate come “critiche” debbano predisporre il proprio Piano di Azione Comunale sia per gli interventi contingibili sia per gli interventi di tipo strutturale.