
Iniziano a sciogliersi i nodi sulla vicenda liceo Marconi dopo una nuova riunione tra presidi del liceo e dell’It Cattaneo, genitori e amminsitrazione comunale, che neppure oggi si è tirata indietro. E che è in qualche modo proseguita nel pomeriggio, quando, dopo il collegio docenti, insegnanti e studenti si sono ritrovati alla casa culturale di San Miniato Basso. Prima certezza è la sede: a La Scala, con un contratto di comodato fino a luglio 2018 e un preventivo di lavori da fare stimato in oltre 300mila euro.
La mattina al Cattaneo
Dopo una lunga riunione in cui i genitori non hanno mancato di recriminare disattenzione alle politiche scolastiche, arriva quello che sarà l’assetto definitivo per affrontare l’emergenza e rimettere i ragazzi in condizione di tornare sui banchi di scuola dal 2 novembre. “Nella serata di giovedì abbiamo avuto il via libera per l’edificio di via Trento dall’immobiliare milanese” dice il preside del Marconi Guerranti in modo sbrigativo, senza indugiare in valutazioni accessorie e limitandosi a raccontare i soli fatti certi. “Nel frattempo, mentre metteranno in condizione di essere utilizzato l’edificio, faremo un periodo di doppio turno al Cattaneo che ipoteticamente durerà 3 o 4 settimane. Di sicuro finiremo l’anno scolastico in via Trento e poi vedremo, per il futuro, cosa accadrà. Il sindaco – conclude il dirigente scolastico – so che ha già individuato un terreno, per l’eventuale costruzione di un nuovo edificio e che si sta dando da fare per risolvere in modo definitivo il problema anche se questo richiederà tempi piuttosto lunghi. Di sicuro c’è che il liceo nell’immobile di San Donato non si ritornerà più”. Cosa, questa, che sarebbe da risolvere in poco tempo e magari con il coinvolgimento degli altri sindaci del comprensorio.
La vicenda, un’emergenza senza precedenti per quelle che sono le politiche scolastiche attuate nel corso degli anni dalla provincia di Pisa, quindi sembra trovare un momentaneo epilogo anche se rimane da capire cosa comporterà tutto questo in termini di costi per la collettività e di offerta formativa sia per il liceo Marconi, che per l’It Cattaneo che adesso dovrà fare i conti con un coinquilino, il liceo Marconi. Proprio ieri il preside Frosini aveva manifestato tutte le sue perplessità sulla soluzione di un doppio turno che andasse oltre le due settimane (qui Marconi, doppio turno: Cattaneo disponibile per 15 giorni). Intanto, nella giornata di oggi, sono attese altre riunioni in ambito scolastico tra cui un consiglio d’istituto. Una situazione in cui le istituzioni scolastiche, i genitori e gli studenti, è bene ribadirlo per chiarezza, non hanno nessuna responsabilità e anzi docenti e dirigente del liceo Marconi fin da subito si sono attivati per cercare di risolvere il problema rapidamente e trovare il modo di dare un minimo di continuità didattica ai ragazzi nonostante la situazione tutt’altro che facile.
Il pomeriggio a San Miniato Basso
La riunione del pomeriggio è stata anche l’occasione per dare qualche indicazione in più: se tutto va bene, gli operai entrano a La Scala il 2 novembre. Tra i lavori da fare, stimati in circa 310mila euro, c’è una pompa dell’impianto di riscaldamento da sostituire e una serie di verifiche della Asl e dei vigili del fuoco da fare: di sicuro, l’edificio regge 400 chili al metro quadrato. L’amianto in un edificio accanto, al momento, non è un problema, anche se saranno fatti ulteriori test.
“Le ore di scuola saranno meno – spiega il dirigente -. Il collegio dei docenti si impegnerà per aiutare gli studenti con dei recuperi pomeridiani”. Una difficoltà non prevista, questa, nel percorso curricolare dei ragazzi ma che è di certo una bella occasione di formazione e crescita. Anche se aleggia una paura, finora sussurrata: “Cercate di sensibilizzare i vostri compagni che parlano di voler cambiare scuola – dice un rappresentante del consiglio d’istituto a quelli degli studenti -. L’emergenza si può superare, però se hanno scelto questa scuola ci sarà un motivo. Il Marconi è sempre stata un’eccellenza. Capisco che l’emergenza possa creare in voi voglia di ribellarsi, però dobbiamo dimostrarci tutti delle persone serie”. Consapevoli che ci vuole più coraggio a restare che a fuggire, a costruire che a distruggere. In una scuola che, una volta in più, si dimostra maestra di vita, prima che di nozioni.
Gabriele Mori