Marconi, San Donato addio. A la Scala servono lavori e allacci

26 ottobre 2016 | 04:00
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Marconi, San Donato addio. A la Scala servono lavori e allacci

Il riscaldamento funziona, così come l’impianto elettrico. Anche se qualche pompa da cambiare c’è e gli allacci sono ancora da fare. Oggi, 25 ottobre, Comune e Provincia hanno fatto un nuovo sopralluogo nell’edificio de La Scala, al momento unico candidato ad ospitare i ragazzi del liceo Marconi.

Troppo presto, ancora, per dare cifre e fare previsioni dettagliate, ma sempre meno probabile appare il rientro nella struttura di San Donato, non solo entro Natale ma in generale per tutto il periodo scolastico. Più che altro per una questione di opportunità: si dovrebbero fare lavori doppi e in entrambi i casi di somma urgenza. Tanto vale, allora, come trapela dagli ambienti comunali dopo i consulti con la Provincia concentrare energie e risorse, anche economiche, in un’unica direzione. Quello de La Scala, per ora.
L’immobiliare polis con sede legale a Milano, da subito si è resa disponibile,  ma la trattativa è ancora in corso, comunque il fatto che non si stiano percorrendo altre strade lascia intuire che un accordo ci sarà. Da capire quale e quanto oneroso per la pubblica amministrazione anche se non vi sono alternative. I lavori da fare sono diversi, perché se è vero che in quell’edificio una scuola c’è stata, è altresì vero che poi c’è stato altro, il ced della Carismi e, infine, per almeno 3 anni, non c’è stato niente. Tra le cose da fare, per esempio, occorrerebbe rimodulare gli ambienti, così da creare spazi idonei alle classi e ai 600 ragazzi. In tutta sicurezza, visto che non avrebbe senso sfollare un edificio non sicuro per entrare in uno che non è totalmente confortevole.
Per scogliere i nodi ci sarà da aspettare almeno il primo di novembre, sempre che non ci sia una brusca accelerazione nelle trattative con i proprietari. Nel frattempo, tra le certezze, c’è il doppio turno al Cattaneo, da definire in base a una moltitudine di variabili. A partire dal fatto che il preside del Marconi ha riconsegnato le chiavi di quella che, solo per un po’, è stata la scuola: a San Donato, da ora in poi, entra solo la Provincia.
In attesa di conoscere un futuro a medio termine, l’agenda che incombe è proprio quella del doppio turno, con la necessità di definire insieme al Cattaneo un nuovo orario che permetta l’avvicendamento degli studenti nella medesima scuola. Il mattino resta ovviamente a pannaggio dei ragazzi dell’Itc, ma è probabile che anche il Catteno dovrà rivedere il proprio orario per anticipare l’uscita e far entrare i “colleghi” del liceo. Prima di qualunque ragionamento, però, sarà fondamentale capire quali saranno le indicazioni delle ditte di trasporto locale: è per questo che il Marconi ha già fissato un incontro, questo giovedì (27 ottobre), con il consorzio Ctt e con i vertici di Sequi e Renieri. Dopodiché inizierà la grande sfida dell’orario.
Nello stesso giorno, intanto, il liceo terrà un’assemblea del personale proprio per valutare i futuri effetti del doppio turno, mentre sabato mattina si svolgerà un incontro con i genitori nell’auditorium del Cattaneo. Il tutto nella speranza, per quel giorno, di avere un quadro più definito.
La segreteria del Marconi, invece, ospitata provvisoriamente nel municipio di San Miniato, farà rotta nei prossimi giorni in via Roma, nei locali al primo piano dell’ex Carducci, nell’edificio che da due anni ospita anche alcune classi del Cattaneo.

Elisa Venturi
Giacomo Pelfer