Marconi, personale e sindacati chiedono di essere coinvolti

26 ottobre 2016 | 17:45
Share0
Marconi, personale e sindacati chiedono di essere coinvolti

“Chiediamo che sia assicurata la massima vigilanza nell’accertamento delle competenze e delle responsabilità relative al passato ma, soprattutto, nella ricerca di soluzioni nel breve e lungo periodo con tempi certi, che sia garantita attraverso un attento coordinamento delle istituzioni la tutela dei diritti fondamentali alla salute, allo studio, al lavoro delle componenti sociali coinvolte, che vi sia trasparenza in ogni fase di progettazione in modo da attuare e non solo perseguire, la coesione sociale, istituzionale e la tutela dei cittadini che fanno parte dei compiti di mediazione sociale dell’ufficio territoriale del Governo e di tutti gli enti pubblici competenti nel caso di specie e che la componente docente e il personale della scuola siano coinvolti e ascoltati maggiormente nelle scelte logistiche che possono inficiare il lavoro quotidiano con gli studenti”. Lo scrive in un lungo verbale il personale docente e non docente in servizio al liceo Marconi, che oggi 26 ottobre si è riunito in assemblea.

“Noi docenti e il personale tutto del liceo Marconi di San Miniato – scrivono – prendiamo atto della chiusura del nostro istituto e viviamo tale vicenda con preoccupazione professionale e umana. Pertanto riteniamo urgente e doveroso esprimere una posizione chiara che contribuisca alla ricerca di soluzioni ma sia, anche, volta alla tutela di tutte le componenti coinvolte. Ricordiamo che la chiusura del liceo è solo l’ennesimo episodio in una storia di precarietà che lo ha visto coinvolto negli ultimi 15 anni. Sottolineiamo che il liceo Marconi rappresenta un momento di aggregazione culturale ma anche, e soprattutto, sociale di primaria importanza nella zona del Val d’Arno Inferiore. Non siamo disposti a subire passivamente l’evolversi della vicenda od a subire acriticamente le decisioni che verranno prese e siamo consapevoli che famiglie e studenti hanno il nostro medesimo obiettivo perché la Scuola è questa comunità unitaria: un patrimonio da difendere. Chiediamo al sindaco e al presidente della Provincia certezza sui tempi delle lezioni in orario pomeridiano al Cattaneo che si prospettano, tempi che dovranno essere necessariamente brevi perché altrimenti sarà compromesso il percorso scolastico degli alunni, verrà sconvolta la vita delle famiglie e del personale della scuola e sarà condizionata negativamente la didattica con grave lesione del diritto costituzionale allo studio ed all’insegnamento”.
“E’ nostra ferma volontà – spiegano – seguire con la massima attenzione, insieme a famiglie e studenti, ogni fase del processo di soluzione del problema e ci riserviamo di attuare tutte le iniziative possibili, sindacali, amministrative o giurisdizionali, che consentano di tutelare e garantire la salvaguardia dei nostri diritti e quelli dei nostri studenti”.