Sanità 2020: Castelfranco punta su San Matteo, 3 milioni a S Croce

20 ottobre 2016 | 09:47
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Sanità 2020: Castelfranco punta su San Matteo, 3 milioni a S Croce
Sanità 2020: Castelfranco punta su San Matteo, 3 milioni a S Croce
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Sanità 2020: Castelfranco punta su San Matteo, 3 milioni a S Croce
Sanità 2020: Castelfranco punta su San Matteo, 3 milioni a S Croce
Sanità 2020: Castelfranco punta su San Matteo, 3 milioni a S Croce

Da qui al 2020 saranno pronte diciotto case della salute e realizzati poliambulatori, un hospice, letti di cure intermedie e centri a valenza aziendale e regionale per la cura dei disturbi alimentari, l’autismo e gli interventi di artroprotesi. Oggi 20 ottobre, nella sede Asl di Empoli, “Presentiamo un piano di investimenti da 54 milioni di euro, divisi fra rete ospedaliera e servizi territoriali attraverso le case della salute”, ha spiegato l’assessore regionale al diritto alla Salute Stefania Saccardi introducendo il piano. 

“Abbiamo – ha aggiunto – previsto 18 case della salute, di cui 9 già esistenti. Degli altri 11 che mancano ci saranno a Fucecchio, San Miniato, San Miniato basso, Castelfranco di Sotto e Santa Croce. In tutto 13 milioni per le case della salute: 5 nell’empolese (tra cui Fucecchio) e 8 nel Valdarno, di cui ben 4 per il centro specialistico di Ponte a Egola. Fra le strutture ospedaliere San Miniaro sarà salvaguardato e potenziato, con l’aggiunta di 16 posti letto di lunga degenza. Anche Fucecchio resterà un centro di eccellenza nell’ortopedia, con un totale di 44 posti letto a disposizione”. Da qui al 2020 si svilupperà le rete territoriale, cambierà quella ospedaliera e sono previsti anche nuovi centri a valenza aziendale e regionale. Con un investimento di oltre 54 milioni di euro sia nell’Empolese Valdelsa che nel Valdarno Inferiore l’accesso ai servizi da parte della popolazione sarà semplificato e garantite le stesse opportunità indipendentemente dall’area geografica di appartenenza. Nuove Case della Salute, in totale saranno diciannove, per facilitare i percorsi assistenziali tra ospedale e territorio e soprattutto per assicurare la continuità delle cure ai malati prima e dopo un ricovero, maggiore diffusione degli ambulatori specialistici per evitare il pendolarismo, più cure intermedie e un nuovo Hospice per aiutare i pazienti soli e le famiglie e centri di riferimento aziendale e regionale per curare i disturbi del comportamento alimentare, per accogliere chi soffre di autismo e per aumentare l’offerta di interventi di artroprotesi.
Le Case della Salute dovranno essere diciannove, oltre alle nove già attivate (a Empoli, Capraia e Limite, Certaldo, Montespertoli, Montopoli, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Montaione e in località Galleno) ne saranno realizzate altre dieci (nell’empolese: a Certaldo, Fucecchio, Gambassi, Montaione, Montelupo e Vinci. Nel Valdarno Inferiore a San Miniato, San Miniato Basso, Castelfranco di Sotto, Santa Croce) per consolidare l’effettiva integrazione socio sanitaria e sviluppare la presa in carico precoce dei pazienti più bisognosi di cure, come i malati cronici al fine di un rallentamento dell’evoluzione clinica della malattia e di una riduzione delle complicanze (per esempio pazienti diabetici, ipertesi, cardiopatici). Nell’organizzazione dei servizi saranno direttamente coinvolti i medici e i pediatri di famiglia, i quali attraverso le aggregazioni funzionali territoriali avranno sempre di più un ruolo diretto nel governo clinico.
Per il pieno sviluppo della rete territoriale nei quindici comuni delle due zone saranno investiti complessivamente 13.735.130,19 euro (5.226.330,19 nella zona Empolese Valdelsa, 8.508.800,00 nella zona Valdarno Inferiore).
“Faremo un accordo con i distretti più vicini – ha aggiunto poi l’assessore – per permettere ai nostri pazienti delle zona di confine di rivolgersi negli ospedali di Pontedra e Poggibonsi. Non ci sono muri: la filosofia è la razionalità. Investiremo anche sul personale, per rispondere a quei sindacati con i quali abbiamo fatto accordi a livello centrale ma che poi ci attaccano a a livello periferico. In base agli accordi andiamo a fare determinate stabilizzazioni e nuove assunzioni. Ad aprile abbiamo esaurito la lista degli infermieri assumendoli tutti. Adesso faremo un concorso per 1500 infermieri e complessivamente investiremo 2,5 milioni sul personale per 162 nuove unità”.
San Miniato
“La casa della salute di Ponte a Egola – spiega il direttore del dipartimento rete sanitaria territoriale Nedo Mennuti – sarà il centro polispecialistico di tutto il Valdarno, da completare entro il 2017″.
A San Miniato Basso nascerà una casa della salute nella sede della Misericordia in accordo con le associazioni di volontariato. Il centro di Ponte a Egola costerà 4.011.000 euro e sarà integrato alla Casa della Salute. Sarà facilmente raggiungibile da tutti i territori e aperto nel 2019. Nel centro saranno attivati ambulatori specialistici di alto livello e di elevata complessità organizzativa: i professionisti avranno a disposizione strumentazioni e attrezzature per la diagnostica e la cura delle più importanti patologie con particolare riferimento all’ambito oncologico, neurologico, ortopedico, chirurgico, cardiologico, oculistico e fisiatrico. In pratica oltre a svolgere la visita il cittadino potrà completare il percorso diagnostico nella stessa giornata. Vi sarà collocata un servizio odontoiatrico a servizio della zona e di tutti i territori limitrofi. “Per noi del Valdarno – ha detto il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini – c’è stata una gestazione più difficile, perché siamo in provincia di Pisa. Abbiamo discusso, ci siamo scontrati però alla fine abbiamo fatto un grande lavoro. Tutti dobbiamo guardare nell’ottica complessiva. In questa zona abbiamo insegnato come si lavora. Questa zona è stata spesso capofila di progetto innovativo e vogliamo che continui ad essere così, specialmente per noi che siamo un po’ un’area di confine”.
Santa Croce
Un investimento di 3 milioni è previsto per la Casa della Salute di Santa Croce che ospiterà anche la sede Arpat. 
Castelfranco di Sotto
A Castelfranco un milione e 200mila euro, la casa della salute sorgerà all’Orto di San Matteo e nei locali dell’attuale società della salute, sopra la farmacia comunale.
Queste strutture si aggiungeranno a quelle già presenti a Montopoli e Galleno.
Gli ospedali
Continua a essere struttura ospedaliera l’ospedale Degl’Infermi di San Miniato che è anche un importante polo riabilitativo. Nel futuro ospiterà anche un reparto di 16 posti letto di lungodegenza che servirà ad accogliere coloro che non sono in grado di rientrare a casa dopo ricovero ospedaliero per un evento acuto e hanno ancora necessità di cure mediche.
L’ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio, costituisce un centro di riferimento regionale per l’artroprotesi, un’eccellenza nello scenario della realtà ortopedica toscana la cui attività sarà ulteriormente potenziata con il pieno utilizzo delle attuali sale operatorie e di tutti i posti letto disponibili (in totale 44). Le équipe ortopediche della Ausl Toscana centro sposteranno all’interno del Centro una parte della loro attività elettiva così da incrementare gli interventi di chirurgia protesica in linea con quanto indicato dall’assessorato regionale al diritto alla salute per l’abbattimento delle liste di attesa.

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