Muore sulle scale, ma loro hanno fretta. Sdegno di Cgil

17 ottobre 2016 | 14:22
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Muore sulle scale, ma loro hanno fretta. Sdegno di Cgil

Un minuto di silenzio per fermarsi a pensare. Per guardarsi intorno, contro quell’indifferenza nella quale oggi un uomo è morto e contro quell’egoismo che ha spinto qualcuno a lamentarsi per la foga di andare via nei momenti concitati in cui volontari della Pubblica Assistenza Vita di Castelfranco di Sotto cercavano invano di rianimare il santamariammontese Luciano Lazzeri, deceduto a Castelfranco dopo un malore fulminante. In quella sala, oggi e per fortuna, in tanti hanno corso e fatto il possibile. Ma non tutti. 

Fermarsi e riflettere. Questo l’intento dei lavoratori della Cgil ancora scossi dai fatti di questa mattina, 17 ottobre, quando ai tragici eventi legati al decesso del 61enne sul pianerottolo del sindacato, al circolo Arci Casa del Popolo (leggi: Muore sulle scale della Cgil di Castelfranco, tragico malore per un 61enne della zona), si sono aggiunte alcune deplorevoli reazioni da parte dei presenti nella saletta di attesa. “Questa mattina in cima alle scale sul pianerottolo davanti alla porta della Camera del Lavoro di Castelfranco è deceduta una persona” scrive Tania Benvenuti, segretaria della Cgil del Comprensorio del Cuoio. “Si è accasciato mentre parlava con un ragazzo che lo ha soccorso ed ha chiamato il 118, che è arrivato subito. La sala di attesa era piena di gente e la porta a i vetri quindi si vede il pianerottolo. Mentre i soccorritori tentavano di rianimarlo l’unico altro ragazzo che si è prestato ad aiutare è stato un senegalese che si è pure messo a piangere. I nostri operatori negli uffici per un po’ non si sono accorti di nulla perché la gente ha continuato a fare la fila e chi entrava si preoccupava solo della propria pratica, chi usciva era solo infastidito perché non poteva scendere le scale in quanto la salma ostruiva il passaggio”. Situazione paradossale che ha preso alla sprovvista gli stessi soccorritori della Pubblica Assistenza, trattati a male parole dai presenti per il modo in cui, nell’emergenza del soccorso, avevano parcheggiato l’ambulanza. Da qui l’iniziativa, contro l’indifferenza ed il brutto segni dei tempi, dei lavoratori del sindacato, che domani, 18 ottobre alle 15, alla riapertura degli uffici, osserveranno un minuto di silenzio in rispetto al defunto. 

Nilo Di Modica