
Sono stati rubati alcuni corpi illuminanti in piazza Beini, parte del nuovo allestimento inaugurato non più tardi di dieci giorni fa (leggi qui S.Croce, piazza Beini a nuova vita grazie alla ditta Masoni) con un grande evento gratuito (qui J-Ax e Fedez per piazza Beini grazie alla conceria Masoni). E’ successo lo scorso 3 ottobre e a denunciare l’episodio che colpisce giusto perché si tratta di una piazza appena inaugurata, sono il sindaco di Santa Croce Giulia Deidda e il finanziatore dell’operazione Fabrizio Masoni che ha sostenuto un investimento di cui nonostante sia suolo pubblico nessuno a voluto rendere nota l’entità monetaria.
Piazza Beini è tornata in questi giorni a disposizione dei cittadini dopo un intervento a tempo record di riqualificazione. In piazza Beini, ora c’è anche lo Spazio urbano Giuseppe Masoni, un luogo pensato dalla committenza, che permetterà di sperimentare in piazza Beini un nuovo connubio tra arte e funzione pubblica degli spazi, una sperimentazione interessante in una zona industriale. e ci sono anche 5 posti auto riservati alla conceria in questione.
“Al di là del danno economico che un furto rappresenta – commentano amareggiati Deidda e Masoni – quello che crea molto dispiacere è il gesto di inciviltà e mancanza di rispetto per il patrimonio pubblico, un atteggiamento che ricorre, purtroppo, a partire dagli atti di vandalismo, fino ad arrivare, come in questo caso, all’appropriazione indebita di qualcosa che è proprietà di tutti. L’impegno di questa amministrazione nei confronti del territorio è davvero grande e comprende sia il reperimento di risorse pubbliche sia la sperimentazione di nuove modalità di intervento privato, come in questo caso, perché l’obiettivo di rendere il nostro comune più bello e vivibile è ambizioso e richiede lo sforzo di tutti. Proprio per questo è davvero svilente e squalificante per tutta la nostra comunità, che da una parte ci sia la richiesta legittima da parte dei cittadini di migliorare la cura del nostro territorio e dall’altra la cattiva abitudine di considerare ciò che è di tutti come patrimonio di nessuno, dagli edifici pubblici oggetto di atti vandalici, agli arredi urbani trattati senza rispetto, ai cavi di rame della pubblica illuminazione che anche qui negli anni scorsi sono stati ripetutamente rubati lasciando al buio per molto tempo intere strade. Siamo convinti che l’obiettivo di costruire una Santa Croce più bella valga la pena di mettere in campo sinergie e investimenti da parte di tutti ma è necessario che una comunità esigente come la nostra, che sa essere molto partecipe e critica rispetto al bene comune, si prenda la responsabilità di crescere anche nel senso civico, perché l’impegno dell’amministrazione e dei privati che ci credono, non sia vanificato”.