





Per Fucecchio è una data storica, un giorno memorabile che sarà ricordato come il realizzarsi di un sogno. A dimostrarlo sono le tantissime persone che dal primo pomeriggio di oggi, 1 ottobre, hanno iniziato ad affollare ogni angolo della chiesa di Santa Maria delle Vedute in piazza Montanelli. Tutti uniti per celebrare l’inaugurazione dell’oratorio.
Una manifestazione della grande curiosità che da tempo andava catalizzandosi intorno a questa struttura, che sarà gestita dall’associazione La Calamita onlus e che punta a diventare uno dei nuovi punti di riverimento della comunità. Una struttura moderna e all’avanguardia, che da oggi regala a Fucecchio nuovi spazi per le attività della parrocchia e delle associazioni, richiamando nel giorno della sua inaugurazione ben due vescovi, quello di San Miniato monsignor Andrea Migliavacca e quello della diocesi di Massa Marittima e Piombino monsignor Carlo Ciattini, già parroco di Santa Maria delle Vedute e tra gli ispiratori del progetto. Molta gioia e soddisfazione, poi, traspaiono dalle parole del parroco Giorgio Rudzki. “Con l’idea del nuovo oratorio abbiamo lanciato una sfida a noi stessi. Non c’era nulla, non c’erano soldi se non una grande volontà – è il commento espresso ai fedeli presenti in chiesa, in occasione della messa che ha anticipato l’inaugurazione. “Ci siamo rimboccati le maniche costituendo La Calamita, un’associazione di volontariato che scherzando abbiamo definito il “braccio armato” della parrocchia. In tempo record abbiamo realizzato un oratorio che è un orgoglio, un oratorio che è il più bello del mondo”. Presenti alla cerimonia, oltre ai due vescovi e a don Giorgio, anche don Andrea Cristiani, il sindaco Alessio Spinelli ed il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.
“Ringrazio per essere stato complice con voi di questo bellissimo momento che vivono Fucecchio tutta la Toscana” ha detto ai presenti il presidente del Consiglio Regionale. “Ci sono momenti nella storia di questo paese in cui l’oratorio ha rappresentato i valori dello stare insieme, che sono i valori della nostra società civile. È bello vedere come tutta la comunità si è stretta attorno al l’oratorio con un contributo diffuso, così come sul duomo di Firenze per la facciata si contribuiva con 5mila lire. È quello che è successo qui, oltre ovviamente al contributo della Fondazione Marianelli, della Vodafone e della Cei. L’oratorio come luogo di aggregazione fu partorito 500 anni fa da un’idea di San Filippo Neri. Nel rileggerne la vita traspare l’idea della gioia e dello stare insieme come momento per far crescere i valori positivi. Questo spazio quindi arricchirà una comunità storica, con questo Fucecchio che oggi abbraccia il suo oratorio”.
Grande soddisfazione anche da parte del sindaco Alessio Spinelli. “Una comunità per essere viva deve essere animata da quella forza interiore che si respira qua dentro” ha detto. “Riuscire a dare vita a un sogno come questo è una cosa talmente grossa che merita solo un grazie. L’amministrazione ha partecipato, ma non come avete fatto voi. Quello di oggi consideriamolo come un punto di partenza, perché ora questo immobile deve essere vissuto veramente”. Un lavoro che adesso è tutto nelle mani di coloro che animano l’associazione La Calamita onlus, a cominciare dal suo presidente Rosario Salvaggio. “Come tutti sapete l’oratorio è stato voluto dagli ultimi tre parroci, mentre Don Giorgio ne riceve l’eredità e la fatica” ha spiegato il presidente ai fedeli. “È bene ricordare però che l’oratorio è il frutto della fede di una comunità di credenti. Siamo riusciti ad arrivare in fondo grazie soprattutto agli aiuti della Cei, e poi le fondazioni Marianelli e Vodafone. In questa struttura staremo attenti ai bambini, alla disabilità e all’integrazione”.