Santa Croce, patto comune-Cna sugli appalti

29 settembre 2016 | 09:21
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Santa Croce, patto comune-Cna sugli appalti
Santa Croce, patto comune-Cna sugli appalti
Santa Croce, patto comune-Cna sugli appalti

È un patto per favorire le aziende territorio quello siglato stamattina, 29 settembre, fra il Comune di Santa Croce e la Cna della provincia di Pisa, con un protocollo d’intesa siglato dopo l’approvazione del nuovo Codice nazionale degli appalti.

A porre la firma sul protocollo, nel rispetto dei reciproci impegni, sono stati il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, il presidente della Cna provinciale Matteo Giusti, il presidente della Cna del Cuoio Roberto Marzini e il coordinatore Graziano Turini. L’accordo, che segue altri di analogo tenore già formalizzati nel territorio, con altri enti locali, prende avvio dal memorandum di intesa firmato dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa di Pisa con le associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Pisa per arginare la difficilissima situazione di crisi economica in cui versano le nostre imprese artigiane.
Chiari gli obbiettivi specifici, individuati nel “salvaguardare e tutelare le imprese ed i lavoratori dei settori coinvolti in questa congiuntura economica”, nel “facilitare l’accesso delle piccole imprese artigiane e non solo alle opportunità, ancorché esigue, prodotte dal sistema pubblico in termini di appalti per lavori, servizi, forniture”, così come nel “sensibilizzare gli enti pubblici appalatanti afficnhè tramite la trasparente adozione di norme e procedure consentano anche alle aziende locali di mettersi in gioco e competere alla pari”.
Il protocollo, in pratica, seguendo le norme del codice degli appalti, punta ad introdorre ulteriori parametri nelle gare degli enti locali, finalizzate a superare la semplice logica del massimo ribasso. Per gli appalti di importi rilevanti, viene previsto di introdurre elementi tecnico-qualitativi che risultino prevalenti rispetto al prezzo ai fini del punteggio. Per quelli di importo minore, invece, si chiede di privilegiare meccanismi di selezione “a chiamata” per le imprese locali, garantendo un principio di rotazione.
“Le gare d’appalto sono un volano importante per le nostre imprese – ha sottolineato Marzini. – È un meccanismo che fa girare l’economia del territorio e come Cna ci abbiamo sempre creduto”. Strumento sul quale Cna cerca da tempo un accordo con le amministrazioni locali: numerosi in Comuni della provincia che hanno già  sottoscritto il protocollo, anche se quello di Santa Croce è il primo che tiene conto del nuovo Condice nazionale degli Appalti. Gli unici comuni che dovrebbero accodarsi a breve sono San Miniato e Cascina. “In questo modo crediamo di fare gli interessi non solo dei nostri associati ma di tutta la comunità – ha detto il presidente provinciale Matteo Giusti -: se un comunecoinvolge imprese piccole e del territorio queste hanno tutto l’interesse a fare bene. In questo modo i comuni si mettono anche al riparo dal rischio di contenziosi: visti i tempi lunghi della giustizia italiana è fondamentale scegliere bene e non sbagliare. E’ inoltre un incentivo alla legalità, perché se da un lato le indagini dimostrano che le infiltrazioni mafiose esistono anche in Toscana, dall’altra è anche vero che in media, con imprese del Sud che presentano ribassi stratosferici, i rischi aumentano. E’ importante, quindi, ribadire che gli strumenti legali per favorire le imprese delterritorio ci sonoe vanno usati senza remore. Perché le nostre imprese non fanno affidamento nella fortuna, ma vogliono affidare il proprio futuro alla capacità di saper lavorare”.
“Sono da sempre convinta che la nostra comunità abbia la sua forza proprio nelle piccole e medie imprese – ha detto il sindaco Giulia Deidda -. Favorire le piccole aziende del nostro territorio credo che dovrebbe essere il vero viatico per la ripresa economica: basti pensare all’indotto che un’opera pubblica riesce a smuovere”. Il sindaco ha infatti ricordato come nei renti appalti per la Francesca Bis, piazza Matteotti e la Casa di Riposo siano state proprio aziende toscane ad aggiudicarsi i lavori: “Questa è una garanzia – ha aggiunto – in termini di certezza dei tempi e qualità dei lavori, oltre che unincentivo alla legalità”.