
Bisognerà aspettare ancora prima di poter mettere mano al tetto del teatro Verdi di Santa Croce, almeno fino a quando il Comune non incasserà le risorse necessarie per ricostruire le parti danneggiate. Fino ad allora, il vicolo del Teatro continuerà a restare chiuso al traffico di veicoli e pedoni. Una chiusura che prosegue ormai da 10 mesi, da quando nel novembre 2015 il forte vento fece precipitare sulla strada alcuni pezzi del cornicione.
Una situazione precaria che si era aggravata a febbraio, quando si era sganciata anche una parte della gronda esterna lungo il lato del tetto già danneggiato. Adesso, con la stagione autunnale praticamente alle porte, e senza che niente sia stato fatto nel periodo estivo, è naturale chiedersi se non ci siano i rischi per un ulteriore aggravarsi della situazione. «Io sono fiduciosa di no – spiega l’assessore ai lavori pubblici Elisa Bertelli – perché la situazione è monitorata per fare in modo che non si aggravi». All’origine dei problemi, come spiega Bertelli, ci sarebbe soprattutto il distacco della carta catramata, ormai usurata dal tempo, in alcuni punti della copertura. L’intervento di sistemazione è stato previsto nel bilancio dei lavori pubblici di quest’anno, per un importo di 80mila, anche se al momento l’amministrazione deve ancora incassare le risorse necessarie. Arrivati a questi punti, è presumibile ipotizzare i lavori nel 2017. “Vediamo – risponde Bertelli -. Le operazioni sui tetti di solito si fanno con la bella stagione: decideremo con la nostra dirigente se aspettare la primavera-estate del 2017 o se intervenire prima”. Al momento, comunque, l’assessore precisa che non ci sono rischi né all’esterno della struttura (fermo restando l’interdizione nel vicolo del Teatro) né tanto meno all’interno. “Non c’è nessun problema strutturale – spiega -. La copertura del teatro è dotata di una struttura complessa, con un sottotetto che la isola dal resto dell’edificio. Quindi dall’interno non si vede praticamente niente. I nostri tecnici hanno esaminato la situazione con la piattaforma: ci sono purtroppo delle parti danneggiate che rimangono, ma non ci sono pericoli di natura strutturale”.