
Il dossier è pronto e sarà presentato venerdì 23 settembre a Torino, nella sala giunta della Regione Piemonte. Dovrà sostenere la candidatura della cultura del tartufo a patrimonio dell’umanità Unesco, avanzata dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo (della quale fa parte anche San Miniato) insieme al Centro Nazionale Studi Tartufo. A relazionare sarà Giancarlo Grimaldi, rettore dell’Università degli Studi di Scienze gastronomiche: la facoltà ha redatto un libro e realizzato un filmato che indagano la cultura del tartufo.
L’Unesco ha redatto nel 2003 la prima lista mondiale dei patrimoni culturali orali e immateriali, “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know how – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi”, elemento fondamentale distintivo della cultura e dell’identità di una comunità e di un territorio. La candidatura negli anni è stata portata avanti dal Centro nazionale Studi tartufo che ha sede ad Alba e dall’Associazione nazionale Città del tartufo con due importanti partner scientifici quali l’Università di Scienze gastronomiche e l’Università di Siena per certificare e formalizzare, difendere e tramandare il “mito del tartufo”, non solo come frutto dall’inestimabile valore, ma simbolo di una storia di rapporti tra uomo, natura, animale e tradizione.