
A gruppi di 10, guidati da Luca Macchi, più di 40 persone hanno visitato la casa di Dilvo Lotti nello scorso weekend, aderendo all’iniziativa pensata e organizzata dal comune di San Miniato in vista della Fondazione e della casa museo (leggi qui Fondazione Lotti gestirà casa museo. Carismi non ci sta ).
Macchi, pittore e storico allievo di Dilvo, ha condotto gli avventori tra le stanze private e le numerose opere esposte nella residenza al numero 22 di via Maioli. Tra loro, anche il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini, l’assessore alla cultura Chiara Rossi e l’assessore al bilancio Gianluca Bertini.
“Gli ambienti non sono ampi e sono dislocati sui tre piani della casa, per questo la limitazione del numero di presenti è stato ottimale, in questo modo tutti hanno avuto possibilità di ammirare in tranquillità i numerosi oggetti presenti nelle stanze – commentano il sindaco Gabbanini e l’assessore Rossi -. La casa di Dilvo e Giuseppina è patrimonio della comunità di San Miniato e lo abbiamo visto chiaramente in questo esperimento che abbiamo scelto di fare, poiché il maggior numero di visitatori proveniva proprio dalla Città della Rocca. Persone che conoscevano Dilvo di vista, e che avevano da sempre avuto la curiosità di visitare questo luogo magico e misterioso al tempo stesso. L’obiettivo è quello di proseguire su questa strada e riproporre l’apertura al pubblico, con l’ottica di portare la fama di Dilvo oltre i nostri confini”.
L’iniziativa, a ingresso gratuito, prevedeva una raccolta fondi ad offerta destinata al Comune di Amatrice, grazie alla quale sono stati raccolti 95 euro.