Un giorno in corte per fare festa, tra passato e futuro

16 settembre 2016 | 09:25
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Un giorno in corte per fare festa, tra passato e futuro
Un giorno in corte per fare festa, tra passato e futuro
Un giorno in corte per fare festa, tra passato e futuro

Una giornata da vivere insieme, tra musica, passeggiate, buon cibo e vino. Uno di quei giorni trascorsi insieme sull’aia,, quando l’estate sta per finire. E’ stato questo e molto altro ancora, la festa di corte Centrellini a Orentano. Nata da un’idea della Filarmonica Leone Lotti, del Centro Commerciale Naturale delle Frazioni di Castelfranco di Sotto e dell’Ecoistituto delle Cerbaie. La festa, loro, l’avevano fatta l’anno scorso in corte Colombai, progettano di ripetere l’esperienza nelle altre corti di Orentano. Proposta agli abitanti di corte Centrellini, tutti si mettono subito al lavoro per l’organizzazione. Il nome ‘storico’ dell’antica corte sopravvive all’attuale denominazione di via Lido Duranti, angolo via de’ Nencini e ha anche dato i natali al maestro Leone Lotti.

La festa è iniziata nel pomeriggio, quando i partecipanti si sono ritrovati per la passeggiata nel Padule alla scoperta delle erbe lacustri, sotto la guida esperta del naturalista Massimiliano Petrolo. Accolti da simpatiche balle di fieno, gli sportivi camminatori si avviano verso un interessante percorso di circa due ore. Al rientro, gli escursionisti sono pronti a rifocillarsi con le tante bontà tipiche, preparate dagli abitanti della corte. Ma alla delizia del palato hanno contribuito anche sopraffini salumi e salsicce dei macellai presenti sul posto, serviti con il tradizionale pane di 8 chili e accompagnati dai fagioli locali, preparati dallo chef Guido Buoncristiani. Un grande successo hanno riscosso anche “le arancine di Palermo” fritte in diretta e la caponata preparate dalle due maestre che vengono dalla Sicilia: una nota di sapore che si è armonizzata in modo gradito ai tipici prodotti toscani. Il tutto, innaffiato da copiose bevande e dal vino delle Vigne della Ranocchia, con varietà di dolci da non saper quale scegliere. Tra le altre iniziative, poi, l’esposizione delle fotografie di Raffaele Galligani, che ha riprodotto con maestria gli angoli caratteristici del paese e della via Francigena, la proiezione delle foto di Eugenio Barsotti, che illustrano una passeggiata nelle campagne intorno a Orentano e con le immagini e le video-interviste ai protagonisti della corte di ieri e di oggi. Dalle 21, poi, la Filarmonica si è esibita, con la sua notoria bravura, in un repertorio vario di antico e moderno, con picco di commozione sulle note di “Vecchio Orentano”. Bambini e genitori si sono poi esibiti nella espressione ritmica, guidati sapientemente dall’insegnante di propedeutica, con grande divertimento loro e del pubblico presente.
A concludere gli eventi di giornata, anche la consegna di una targa di riconoscimento ad Augusto Andreotti, l’appassionato ricercatore e storico del territorio, che con il suo impegno di tutta la vita ha permesso di recuperare reperti che testimoniano come Orentano fosse stata popolata fino dalla più antica preistoria. Le testimonianze preistoriche, etrusche, romane e medievali, possono essere ammirate nel locale museo. Di tempi più recenti, memorie di qualche decennio fa, si sono ammirate le macchine agricole per la battitura del grano. Il falegname ha esposto le sue creazioni artigianali, trasportando al giorno d’oggi l’artigianato del tempo che fu. Infine, come simboli di continuità tra l’antico e il moderno, le galline della corte, nel loro recinto, hanno assicurato la loro presenza alla festa.