Conad, esposto alla Corte dei Conti per danno erariale

16 settembre 2016 | 09:21
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Conad, esposto alla Corte dei Conti per danno erariale

L’accusa è quella di aver negato alle casse comunali una bella fetta di oneri di urbanizzazione. Una somma che, secondo i consiglieri Cinque Stelle di Montopoli, sarebbe dovuta arrivare con i lavori di ampliamento del magazzino Conad di Fontanelle, se la nuova costruzione non fosse stata considerata come un semplice “volume tecnico”. Nasce da qui l’esposto alla Corte dei Conti che i consiglieri pentastellati hanno recapitato questa mattina, 16 settembre, con l’accusa di danno erariale per le finanze municipali.

Una decisione che riaccende di colpo i riflettori sui lavori attualmente in corso al mega magazzino nella zona industriale di Capanne, dove a fianco dello stabilimento sta sorgendo una nuova struttura di stoccaggio interamente automatizzata. Un edificio da 50mila metri cubi per 27 di altezza, che è stato considerato dagli uffici comunali di Montopoli come semplice “volume tecnico”, vale a dire come struttura a servizio del magazzino stesso, al pari di una centralina o di un vano ascensore. In quanto tale, la sua costruzione non ha comportato per Conad il pagamento di alcun onere di urbanizzazione, come previsto dalla legge per i “volumi tecnici”. Una classificazione, tuttavia, che non ha convinto neppure alcuni esponenti della maggioranza, tanto che la stessa segreteria Pd ha chiesto a Capecchi di inviare la richiesta di un parere in merito da parte della Regione.
Una posizione condivisa dai Cinque Stelle, per i quali gli uffici comunali avrebbero dato un’interpretazione eccessivamente estensiva del concetto di “volume tecnico”. “Dopo mesi di studio e di approfondimento, richieste di documentazione ed integrazioni – dicono i consiglieri Luca Potì ed Erica Raffaelli – abbiamo inviato alla Corte dei Conti il nostro esposto (leggi l’esposto). Come abbiamo largamente riportato sia in consiglio comunale che attraverso il nostro sito, a nostro avviso sussiste la possibilità di un danno economico per la comunità. Infatti, il permesso a costruire rilasciato dal comune di Montopoli alla società Sorgente S.g.r. su progetto depositato dall’ingegner Bottai (marito dell’assessore Scali) prevede la realizzazione di una torre, ormai nota, che viene identificata come volume tecnico riducendo sostanzialmente gli oneri di urbanizzazione. Soldi che tutti i comuni cittadini pagano quando costruiscono e ampliano abitazioni o capannoni. La “torre” in questione, in realtà, è un magazzino automatizzato che in nessun modo, a nostro avviso, può essere ritenuto volume tecnico. Sarà la Corte dei Conti, a questo punto, ad approfondire il caso e pronunciarsi. Attendiamo fiduciosi al fine di fare chiarezza per tutti i cittadini di Montopoli”.