
È tornata regolarmente a scuola, questa mattina, 15 settembre, la maestra di Santa Croce indagata per i presunti maltrattamenti alla primaria Carducci, anche se per il momento all’insegnante non sarebbe stata assegnata alcuna delle classi della scuola. È questa la linea adottata dall’istituito comprensivo per superare una situazione delicata, venendo incontro da un lato alle preoccupazioni dei genitori ma rispettando, dall’altro, anche il pieno diritto della maestra che al momento, da libera cittadina, ha tutto il diritto di rientrare al proprio posto di lavoro.
L’insegnate era stata sospesa per un mese, a partire dal 19 maggio scorso, con un provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Pisa per presunti maltrattamenti nei confronti dei bambini di una classe prima: atteggiamenti bruschi, non idonei secondo l’accusa, mai sfociati, però, a veri e propri episodi di violenza fisica. Il provvedimento aveva riguardato anche una collega, supplente, che, secondo gli inquirenti, avrebbe operato in concorso con la prima insegnante non avendo cercato di fermare la collega né denunciato tali comportamenti. Ad ogni modo, mentre la seconda insegnante non fa più parte dell’organico della scuola dove era a tempo determinato, è sulla prima che si sono concentrate le preoccupazioni di alcuni genitori, i quali subito avevano chiesto un allontanamento dall’istituto.
Una richiesta impraticabile e subordinata alle decisioni della magistratura che però al momento non è andata oltre le indagini preliminari, senza emettere altri provvedimenti o dare luogo a uno sviluppo dell’iter giudiziario. Pertanto la maestra è persona sottoposta a indagini e pertanto innocente. Il tempo delle indagini, peraltro, al netto di proroghe, presto potrebbe scadere: sarà fondamentale anche per la dirigenza scolastica e il Provveditorato capire cosa accadrà al momento della chiusura delle indagini.
L’ex Provveditorato (oggi Ufficio scolastico regionale) aveva elevato fin da subito una sanzione disciplinare nei confronti delle due maestre, che risulta però congelata (e quindi inapplicabile) proprio alla luce del fatto che le due insegnanti non sono state rinviate a giudizio e non è detto che lo saranno in futuro. Fino a quel momento, quindi, un’eventuale interdizione dalla scuola o un trasferimento d’ufficio risulterebbe illegittimo.
Da qui la decisione della nuova dirigente scolastica, la dottoressa Grazia Mazzoni, di intraprendere un percorso “pacifico” a tutela di tutte le componenti in gioco. Percorso sul quale la scuola è decisa a mantenere per adesso il massimo riserbo, anche se ad oggi, secondo indiscrezioni, non risulta che la maestra abbia messo piede in alcuna delle classi del Carducci, mentre gli alunni dell’ex prima (oggi seconda), dalla quale erano scattate le denunce che avevano dato il via all’indagine, ha trovato da questa mattina una nuova insegnante.