
La Pro Loco di Santa Croce compie vent’anni. Due decenni di attività, dal 1996 ad oggi, portati avanti con l’obiettivo di promuovere e valorizzare un territorio che non era fatto solo e soltanto di lavoro e concerie. Un’obiettivo che oggi come allora anima lo spirito dell’associazione, guidata da Angelo Scaduto, che si prepara a celebrare il compleanno dei vent’anni con un ospite d’eccezione. Si tratta del pianista siciliano Fabrizio Mocata, che questo sabato sarà nella chiesa Collegiata per l’11esima edizione del concerto per la Santa Croce.
Le origini di una sfida
“Quando nacque la Pro Loco, nel ’96 – ricorda Scaduto – l’obiettivo era quello di promuovere un territorio che fino a quel momento aveva l’immagine di un luogo sporco, inquinato, dove la principale attività ricordava i paesi del terzo mondo. Il lavoro da fare si preannunciava difficile. Per far cambiare idea alle persone era indispensabile far conoscere i cambiamenti che c’erano stati negli anni, magari facendoglieli vedere di persona”. Nacque da qui l’idea dei primi depliant turistici all’interno dei quali figurava anche il depuratore, concepito con un vero e proprio monumento da visitare in quanto strumento principe del cambiamento che Santa Croce aveva avviato in campo ambientale.
“Abbiamo così invitato e accolto nella nostra città persone provenienti da tutto il mondo – riprende il presidente Scaduto – facendo visitare le nostre concerie, il nostro depuratore, e mettendo così in risalto la maestria dei nostri imprenditori, l’alta qualità del loro lavoro e dei loro prodotti, il rispetto del posto di lavoro e dei lavoratori e soprattutto la tutela dell’ambiente. Innumerevoli sono stati commenti e le riflessioni degli ospiti che hanno potuto toccare con mano l’impegno e la tenacia di una città vitale grazie al suo lavoro ma anche grazie alle oltre 60 associazioni presenti”.
La riscoperta
Il primo obiettivo, insomma, è stato quello di “scrostrare” dall’immagine di Santa Croce l’immagine negativa di un tempo, anche per far emergere più distintamente i piccoli gioelli che la città conserva fin dalle sue origini medievali. “A cominciare dal nostro crocifisso ligneo da cui prendiamo il nome – sottolinea Scaduto -: un’opera d’arte esteticamente bellissima e sempre più visitata, che di recente ha superato anche i confini europei grazie ad una studiosa, che con l’aiuto della Pro Loco, lo ha incluso fra i crocifissi tunicati del Medioevo della Catalogna e d’ Europa in un suo lavoro di ricerca. Senza dimenticare poi il nostro monastero e la storia di Santa Cristiana, oggi più che mai all’attenzione di storici e visitatori. Già dal 1280, ad esempio, si festeggiava nel nostro monastero la data dell’8 8icembre, riconosciuta dalla Chiesa come festa dell’Immacolata concezione alla fine del 1800. Se a questa storia più conosciuta si aggiunge quella più nascosta, come la presenza sul territorio di un tratto della Via Francigena e la conferma del passaggio degli Etruschi, grazie alla scoperta occasionale di un loro sito nel 2011, e l’esistenza di corali della fine del 1300 ricchi di bellissime incisioni, ne deriva un’immagine storica più rappresentativa della nostra città”.
Oggi, dopo vent’anni di lavoro, Angelo Scaduto si dichiara soddisfatto dei risultati raggiunti, “perché abbiamo migliorato l’immagine del territorio agli occhi di chi lo aveva conosciuto prima e di chi non lo conosceva, e allo stesso tempo abbiamo fatto conoscere a chi ci vive la sua storia, le tradizioni, le abitudini, la quotidianità”.
L’omaggio di Fabrizio Mocata
Un traguardo che sarà celebrato con l’ormai tradizionale concerto per la Santa Croce. L’appuntamento è fissato per questo sabato, alle 19, nella chiesa Collegiata di San Lorenzo, dove Fabrizio Mocata eseguirà musiche inedite scritte appositamente per l’occasione. Già nel 2010, infatti, Mocata era stato a Santa Croce per il concerto della Beata Cristiana, contaminando la musica sacra con i ritmi e le tonalità jazz che ne caratterizzano la fama internazionale.