
“Un immagine piena di storia che torna finalmente alla devozione della sua comunità, dopo l’intervento dei fratelli ladri – commenta serafico il parroco don Valentino Ghiglia – “La rivisitazione della sua bellezza si è però accompagnata all’eccezionale occasione che tutto questo ha comportato per conoscere meglio la nostra madonnina. Anche in questo modo si manifesta la Grazia”. Sono queste le prime parole con le quali ieri venerdì sera al Santuario è stato presentato il restauro della statua della Madonna col Bambino, fortemente danneggiata dopo il colpo di alcuni ladri nella notte fra il 21 ed il 22 novembre scorso.
La statua, che dal XV secolo richiama a sé fedeli da tutto il comprensorio ed oltre presso il Santuario della Divina Grazia, è tornata al suo antico splendore grazie al lavoro commissionato dal monastero presso il laboratorio lucchese di restauro “lo Studiolo” di Lucca. “Un lavoro certosino che è stata anche l’occasione per studiare meglio la vicenda storica di questo frutto della devozione popolare, che è mutato nei secoli attraverso i vari restauri che si sono succeduti – spiega la dottoressa Nicoletta Baldini, docente della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università di Firenze, chiamata dal convento ad effettuare una ricerca archivistica circa la storia della statua – un manufatto che, come è stato possibile confermare anche durante il restauro, deve probabilmente la sua origine al lavoro di un artigiano del luogo, che le dette luce per un’edicola come ce ne dovevano essere molte in questo territorio”. La statua, ristrutturata con una spesa complessiva di 5mila euro, è già da qualche tempo ritornata al suo posto nella teca, al centro anch’essa di alcuni lavori, costati altrettanti soldi, per un rinnovato e più efficiente sistema di sicurezza.
Nilo Di Modica