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La preoccupazione, comprensibile, ha immediatamente coinvolto anche i ragazzi provenienti dalla diocesi di San Miniato, tartassati questa mattina di messaggi e chiamate. È allarme meningite tra i giovani che hanno preso parte alla Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia, dove una ragazza proveniente da una parrocchia romana è stata colpita dalla malattia ed è deceduta lunedì all’ospedale di Vienna.
Da qui l’allarme lanciato dalla Conferenza episcopale italiana, che ha raccomandato di sottoporsi alla profilassi a tutti i ragazzi che erano transitati nella struttura di Casa Italia, sede del servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei a Cracovia. Una raccomandazione a scopo cautelativo, per coloro che, visitando la struttura, avessero potuto entrare in contatto ravvicinato con la ragazza romana.
Da parte della diocesi di San Miniato, tuttavia, precisano che nessuno dei membri della comitiva sanminiatese, composta da 12 ragazzi insieme al vescovo Andrea Migliavacca e al gruppo dei seminaristi, ha avuto contatti durante il soggiorno a Cracovia con la struttura Casa Italia. “Nessuno di loro, pertanto – ci rispondono – si sottoporrà alla profilassi”.
La comitiva di San Miniato, aggregata insieme al gruppo della diocesi di Firenze, farà ritorno questa sera in Toscana al termine del viaggio in pullman iniziato questa mattina. (g.p.)