Liceo dimenticato, Gabbanini: ‘Usiamolo per il Cattaneo’

30 luglio 2016 | 15:15
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Liceo dimenticato, Gabbanini: ‘Usiamolo per il Cattaneo’

“Credo non ci siano più le condizioni per riportare il liceo Marconi dov’era una volta. Piuttosto bisognerebbe decidere cosa fare del vecchio edificio, utilizzando quello spazio per risolvere almeno i problemi del Cattaneo”. A dirlo è il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini che chiude così, in poche battute dettate dalla realtà del momento, uno dei grandi temi che avevano caratterizzato la sua prima legislatura.

È la questione del polo scolastico sanminiatese, che fino a un paio d’anni fa aveva alimentato il confronto (e lo scontro) fra San Miniato e gli altri comuni del Valdarno. Alla vigilia delle ultime amministrative, la questione era stata chiusa con un comunicato del Pd del Cuoio a favore della “soluzione sanminiatese”, con l’ipotesi di riportare il liceo Marconi a pochi passi dalla sua vecchia sede, sfruttando lo spazio del parcheggio Benvenuti lungo via Catena, ad un centinaio di metri dal Cattaneo. Un progetto che era apparso fin da subito come una chimera: oltre 20 milioni di euro, al netto dei necessari studi geologici e delle ulteriori complicazioni che la “soluzione collinare” avrebbe probabilmente comportato. Un’ipotesi subito accantonata, del resto, alla luce del momento e della rivoluzione che ha investito le provincie, tutt’ora competenti per l’edilizia scolastica ma di fatto ingessate dalla cronica penuria di risorse.

Decidere la sorte dell’ex liceo
Per il sindaco Gabbanini, però, quello delle scuole non è un dibattito da abbandonare del tutto: “È giunto il tempo di capire cosa vogliamo fare del vecchio liceo – dice il primo cittadino -: capire con la provincia se deve essere demolito oppure se si pensa di venderlo. Per San Miniato è una questione determinate. Per quanto mi riguarda, quello spazio potrebbe servire per completare definitivamente il Cattaneo, chiudendo almeno il cerchio per l’Itc ed evitando di dover mandare i ragazzi nell’ex Carducci. Del resto parliamo di una scuola che il prossimo anno supererà i mille studenti”.

Il Cattaneo, un edificio incompleto
In teoria, in base al progetto originario del noto architetto De Falco che negli anni Novanta firmò la struttura del Cattaneo, l’edificio risulta attualmente incompleto, tutt’ora in attesa dell’ala ovest che avrebbe dovuto ospitare la palestra, una biblioteca e ulteriori aule. Un completamento, anche in questo caso, divenuto col tempo un’ulteriore chimera, tanto che lo stesso Gabbanini ha chiesto recentemente alla provincia di usare quel terreno come parcheggio per i motorini. Da qui l’ipotesi, sostenuta da Gabbanini, di usare l’area dell’ex liceo, che si trova proprio di fronte al Cattaneo, per completare l’Itc con gli spazi di cui ha bisogno.

Il polo scolastico a San Miniato resterà un sogno
Contemporaneamente, l’ipotesi di riportare il liceo a San Miniato sembra tramontare. “Se il Governo ci dà 20 milioni allora facciamo tutto – dice – ma onestamente con i tempi che corrono si tratta di un sogno. Mi sembra che non ci siano più le condizioni per riportare il liceo in via Catena”. Ci dobbiamo rassegnare, dunque, ad un liceo ospitato all’interporto? “Vediamo – risponde Gabbanini -. Di sicuro se ci sarà la possibilità di fare un investimento dobbiamo farlo in un’ottica di area vasta, garantendo una facilità di accesso anche agli altri comuni”. Una questione complicata, insomma, che sembra destinata a restare tale nonostante le infinite discussioni degli ultimi anni. “La realtà è che è stato programmato male in passato – sottolinea Gabbanini -. Quando si decise di costruire il Cattaneo bisognava forse pensare ad un polo scolastico in un luogo diverso, magari nell’area di San Miniato Basso. Invece si è costruito a San Miniato spendendo probabilmente 3 volte tanto e sacrificando il vecchio campo sportivo. Viceversa, forse, non avremmo tutti i problemi con i quali le due scuole oggi sono costrette a convivere”.

Liceo Marconi, orari da rivedere
Fra questi, recentemente, il sindaco di San Miniato ha sollevato anche i problemi di viabilità che il liceo di San Donato provocherebbe ogni mattina all’uscita FiPiLi di Santa Croce, quando l’afflusso degli studenti si sovrappone a quello degli operai mandando in tilt la superstrada. “Abbiamo scritto al Consiglio d’istituto chiedendo di posticipare l’ingresso alle 8,30 – racconta Gabbanini –, ma fino ad ora non abbiamo ricevuto risposta”.

Giacomo Pelfer