Si scalda il padellone per la Sagra della Patata Fritta

22 luglio 2016 | 15:12
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Si scalda il padellone per la Sagra della Patata Fritta

Le patate e Santa Maria a Monte, un legame indissolubile che anche quest’anno si rinnoverà con la più che tradizionale Sagra della Patata Fritta, la cui 46esima edizione si terrà dal 18 al 22 agosto nel segno di un rinnovamento complessivo della manifestazione con concerti, eventi, e la consueta frittura in piazza nel mitico padellone.

Piazza della Vittoria e la “chiocciola” del paese, innanzi tutto, avranno un ruolo ancor più importante, con gli stand della festa ed il ristorante che da dietro il Palazzo Comunale passeranno davanti, con tanto di tavolini sul belvedere della terrazza. Il centro storico e la rocca, inoltre, saranno coinvolti maggiormente nelle manifestazioni, con il mercatino dei prodotti biologici e dei prodotti tipici nei giorni della festa in corso Carducci e numerosi eventi nel punto più alto del paese. “Via Carducci poi sarà per la prima volta coinvolta nella manifestazione – spiega la sindaca Ilaria Parrella – con il mercatino biologico e dei prodotti tipici e gli stand gastronomici, oltre al secondo punto per la frittura in piazza Santi Politi. Un rinnovamento ed un apertura per quale dobbiamo fare i complimenti al presidente e a tutto il comitato Comitato Fiera dell’Assunta, che hanno ripreso la festa, la più storica e tipica di Santa Maria a Monte e l’hanno saputa rinnovare anche attraverso l’impegno di tanti ragazzi, che quest’anno col loro lavoro andranno nella direzione alla quale puntiamo da tempo come amministrazione, quella di una riqualificazione del centro storico”. “Ero ragazzo quando in piazza si costruiva il padellone e alla sua installazione collaboravano giovani e artigiani del paese – racconta l’assessore Roberto Michi, ricordando il primo anno, il 1972, in cui la manifestazione ha avuto luogo per la prima volta, sulla scia di una tradizione che in realtà affonda le radici fino dalla fine dell’800, quando le patate di di Santa Maria a Monte erano vendute come primizie nei mercati di tutta la Toscana. “Anni nei quali chiunque avesse un aveva un fazzoletto di terra, specie nelle zone di Cerretti, Melone e nelle colline di Falorni, piantava un po’ di patate per venderle al mercato, magari prima di entrare a lavoro in Piaggio la mattina”.

Storia che quest’anno sarà celebrata, dicevamo, attraverso numerose innovazioni. Aria di novità che si manifesterà sul fronte degli eventi, con i tre concerti di Cecco e Cipo (il 19), Gianni Giannini (il 20) ed i Supramonte, fra le più note cover band di De Andrè presenti su piazza. Resta invece l’appuntamento con il tombolone in piazza l’ultima sera. Il coinvolgimento del centro storico, poi, avverrà anche attraverso l’appuntamento fisso nei giorni della festa con l’apericena con buffet, alle 19, nell’antica cisterna medioevale della biblioteca, con le visite guidate alla città sotterranea ma anche con gli eventi previsti a parco archeologico della rocca, che il 22 agosto sarà sede di una dimostrazione gastronomica tutta dedicata alla patata con i cuochi chiamati da Slow Food e che tutte le sere della festa sarà il palcoscenico di Andrea Kaemmerle ed il suo “Odore di mare”, nell’ambito della rassegna ”Utopia del Buongusto”. Sempre alla patata poi, per la prima volta, sarà dedicato parte del menù del ristorante, oltre alla consueta friggitura in piazza. “Vi saranno almeno un antipasto, un primo, un secondo e persino un dolce dedicati alla patata – spiegano presidente e vicepresidente del comitato Carmine Giusto e Romano Nieri – un modo per promuovere il nostro prodotto più famoso, la cui produzione quest’anno è andata molto bene”.

Nilo Di Modica