
“Numeri approssimativi e parole da campagna elettorale”. Antonella Meropini, consigliere di Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli, boccia così le dichiarazioni rilasciate dall’assessore all’ambeinte di Santa Croce Marco Baldacci che, pochi giorni fa, intervistato da ilcuoioindiretta.it, aveva affrontato il problema dell’abbondono dei rifiuti parlando di 40 sanzioni elevate dall’inizio dell’anno, di cui 10 con le fotocamere mobili (leggi qui Fotocamere contro i rifiuti selvaggi: 10 multe a S.Croce). “Numeri che non tornano”, dice in sostanza Meropini, “e che dimostrano – secondo la consigliera comunale – come gli amministratori di Santa Croce spesso non vogliano dire tutto fino infondo”.
“Spesso e volentieri – afferma Meropini – vediamo che componenti della giunta comunale rivelano ai cifre e numeri su un argomento che vogliono cercare di mettere in luce ma spesso non dicono o non vogliono dire tutto. Pochi giorni fa è uscito un articolo nel quale Marco Baldacci, assessore all’ambiente, dice che dall’inizio dell’anno ad oggi sono state elevate dalla polizia municipale una quarantina di multe, di cui una decina grazie all’installazione delle fotocamere mobili, nei confronti dei furbetti che abbandonano i rifiuti. Sarebbe stato più opportuno fornire notizie con numeri certi e non approssimativi, in questo caso bastava farsi dare i dati registrati dal Comando della polizia municipale”.
La consigliera Meropini, infatti, rivela che già nei mesi scorsi aveva presentato la stessa domanda: “A seguito di una mia interrogazione, scritta il 12 dicembre 2015 sul funzionamento delle fotocamere e su quante sanzioni fossero state elevate – racconta -, in data 25 febbraio (dopo 73 giorni) l’assessore Baldacci mi ha fornito la seguente risposta: ‘Nel mese di dicembre 2015 sono state elevate 11 sanzioni per abbandono di rifiuti, mentre nel mese di gennaio 2016 sono state elevate 10 sanzioni, grazie anche all’utilizzo della nuova tecnologia per l’identificazione dei responsabili degli abbandoni con i nuovi strumenti di rilevazione‘. Ma perché l’assessore non ci vuol dire con precisione quante sanzioni sono state elevate complessivamente dalle fotocamere mobili dal giorno della loro installazione ad oggi? Questa è la vera informazione, non girare nel vago. L’assessore si ritiene soddisfatto con i dati in suo possesso, invece la sottoscritta Antonella Meropini, consigliera della lista “Ricostruiamo Santa Croce e Staffoli”, reputa che siano troppe poche visto il degrado continuo che c’è in giro. Nella risposta alla sottoscritta viene inoltre riportato che ‘insieme alle fotocamere sono stati acquistati appositi cartelli indicatori di area videosorvegliata’. Visto che sono stati acquistati perché non vengono utilizzati? Se la vigente legge obbliga i comuni ad installarli nei luoghi dove sono presenti le fotocamere perché questo comune non applica la legge?”.
Sotto accusa anche le modalità di funzionamento delle fotocamere acquistate dal comune. “Nell’articolo – riprende Meropini – l’assessore spiega che ‘si arriva ad elevare la sanzione grazie alla targa del veicolo, che viene facilmente immortalata dalle fotocamere. Più complicata, anche se non impossibile, la procedura per riconoscere una persona a partire dalle immagini’. Le telecamere, infatti, sono programmate per entrare in funzione ad ogni passaggio, sia di veicoli sia di pedoni, che vengono immortalati in più fotogrammi per un totale di centinaia di foto al giorno. A che servono, allora, fotocamere di questo tipo se non riescono a stabilire con precisione chi sono i responsabili dell’abbandono dei rifiuti, in particolare la notte, quando sicuramente è il momento più idoneo per abbandonare i rifiuti? Ma che fotocamere sono? Da terzo mondo? Inoltre perché, nonostante lo avessi esplicitamente richiesto, l’assessore non dice chi è che ha la delega da parte dell’amministrazione per visionare le foto e se ne ha il titolo?”.
A far discutere, poi, è anche l’intenzione dell’amministrazione, annunciata da Baldacci, di utilizzare le stesse fotocamere anche ‘di fronte a certi condomini – aveva detto l’assessore – dove non c’è una corretta esposizione dei rifiuti’. “Visto che questa amministrazione – riprende Meropini – non ha la volontà di installare le telecamere di videosorveglianza per combattere la micro criminalità in questo paese, invocando sempre che verrebbe violata la privacy dei cittadini, siamo proprio sicuri che posizionando le fotocamere davanti ai condomini senza indicare che la zona è videosorvegliata non siano proprio loro a violare la privacy? L’amministrazione ammette di conoscere i condomini dove non c’è una corretta esposizione dei rifiuti, dove non si seguono le regole base della raccolta porta a porta. Allora perché, invece di perdere tempo prezioso ad installare le fotocamere, non suona i campanelli dei condomini e dice loro come deve essere eseguita la raccolta porta a porta. Con dieci scampanellate si potrebbero risolvere i problemi di 10 condomini. Non mi sembra poco, basta volerlo fare”.
“Concludo, in qualità di consigliere comunale, dicendo a Baldacci che vale più un appostamento mirato nei luoghi dove generalmente vengono abbandonati i rifiuti che 100 fotocamere ancora peggio se sono finte – afferma la consigliera -. Sui social network, riguardo all’abbandono dei rifiuti per le strade, le osservazioni più frequenti dei santacrocesi sono relative al mancato incasso delle multe. In pratica: ‘Cosa vuoi che gliene freghi alla gente delle multe se nessuno le paga?’. A questo proposito sarebbe interessante sapere quante di queste 40 sanzioni contestate sono state riscosse: questo è un dato interessante che l’opinione pubblica vuole conoscere non parole da campagna elettorale. Un’ultima domanda, infine, per l’assessore all’ambiente: come mai il degrado che c’è a Santa Croce non c’è a Staffoli? Forse i santacrocesi sono più incivili o ci sono altri motivi?”.