




Sei di Castelfranco se…vuoi colorare la celeberrima e contestatissima fontana del ponte. Questo l’inusuale dibattito che, corredato di immagini di fantasia, da qualche tempo sui social a Castelfranco ha riacceso i riflettori sulla fontana di cemento all’ingresso del paese, ben visibile (qualcuno direbbe “troppo”) a tutti coloro che imboccano il ponte sull’Arno venendo da San Romano.
Colori e immagini variopinte al posto del grigio cemento, questa la proposta di alcuni sul gruppo Facebook del paese, che invocano anche l’intervento di qualche celebre artista e writer di grido per recuperare il manufatto. “Recuperare”, si, è la parola giusta: perchè in quel di Castelfranco questa fontana, costruita nel 2002 all’epoca dell’amministrazione guidata da Graziano Turini, non è mai stata accettata fino in fondo da gran parte della popolazione, dando nel tempo anche alcuni problemi sul fronte della manutenzione. Accusata a più riprese di non rispettare il progetto originale, al centro di una miriade di polemiche che all’epoca consumarono una buona dose d’inchiostro sui giornali, fra chi la difendeva e chi invece, senza mezzi termini, la riteneva antiestetica o persino pericolosa in quanto occultante la visibilità sulla rotatoria, la struttura trova ancora occasioni per far discutere. “Ma se la muraglia grigiocemento fosse affidata a vari artisti….(quelli bravi)…uno al mese, ne verrebbe fuori anche una bella mostra alla fine. Scusate ma proprio non mi va giù” scrive Mauro Marinari. “Io la butterei direttamente giù e ci lascerei le macerie a imperitura memoria” risponde piccato Maicol Puccioni. E c’è anche chi prende la palla al balzo e avanza nuove proposte, come Maria Luisa Mazzanti: “la fontana c’è…anche se manca l’acqua potrebbero essere usati giochi di luce che riflettano immagini di vari artisti e simulino lo scorrere dell’acqua” scrive. E non mancano neppure le risposte da alcuni consiglieri comunali di opposizione, come Luca Trassinelli (M5S) che dice: “alcune proposte che ho letto mi piacciono molto per quello che posso e per il ruolo che rivesto mi metto a disposizione per ogni necessità”. E c’è già chi propone una raccolta fondi, una cena o una colletta per chiamare un artista locale. “Una festa, una cena o una lotteria” scrivono “se solo donassimo 1 solo euro ciascuno avremmo un importo sufficiente x pagare un artista emergente”.
Discorsi non completamente nuovi e campati in aria meno di quanto si creda, se si considera che esattamente un anno fa fu un’azienda toscana, la Guidoni Group di Pistoia, ad effettuare volontariamente e gratuitamente un rendering poi affidato al comune per il rifacimento della fontana, per un costo complessivo stimato di 18mila euro. Struttura che, come scrivevamo, anche dal punto di vista del funzionamento in passato ha dato non pochi problemi, fra il cemento che anneriva, problemi vari alle condutture e cascatelle d’acqua che periodicamente, con l’intaso dei bocchettoni atti al ricircolo, finivano per alimentare rivoli che ogni tanto scendevano lungo il viale Vigesimo. Il sasso, come si sul dire, è lanciato. La prossima mossa non puà che toccare ai decisori politici.
Nilo Di Modica