
Santa Croce si conferma “Città amica dei bambini e delle bambine”. Una certificazione firmata da Unicef lo scorso giovedì, con l’arrivo nella cittadina conciaria Giovanni Puleo del comitato Unicef Italia, che ha consegnato al sindaco Deidda anche la bandiera dell’organizzazione, posizionata da stamani, lunedì 27 giugno, sulla facciata del palazzo comunale in piazza del Popolo.
Il rinnovo dell’impegno dell’amministrazione comunale con Unicef per “Santa Croce città dei bambini e delle bambine” è il proseguimento di un percorso nato e collaudato all’interno del Patto educativo cittadino dalla sua nascita (nell’aprile del 2004) fino ad oggi. L’impegno risponde alla scelta fondante e strategica dell’amministrazione di porre al centro delle proprie attività il tema del rapporto bambino-città, cioè di investire sull’infanzia, sui giovani e sulle famiglie. Questo avviene attraverso l’operato di più settori: educativo, culturale e sociale. Tra i vari progetti dedicati ai bambini da tutti i settori dell’amministrazione si sostiene da anni una progettazione coordinata dai servizi educativi e scolastici, nello specifico Ciaf Maricò, con le associazioni che da anni sostengono il lavoro di co-progettazione rispetto a quest’area di intervento.
Quella giovedì, quindi, è stata una giornata intensa tutta dedicata ai bambini: il pomeriggio al teatro Verdi con la consegna delle tessere di socio Unicef da parte della coordianatrice pisana Unicef, la dottoressa Patrizia Falcone, a tutte le associazioni e istituzioni aderenti al Patto educativo territoriale, con la proiezione del documentario “Orizzonti Mediterranei” e la sera con la ormai storica cena sull’Arno che ha visto la partecipazione di oltre 700 persone.
“La giornata trascorsa insieme a Unicef, alle famiglie, alle Associazioni – commenta il sindaco Giulia Deidda – ci fa resistere nel percorrere questa strada che da ormai oltre 20 anni Santa Croce sull’Arno ha intrapreso. Una strada che si traduce nella scelta quotidiana di questa amministrazione di sostegno a tutti quei servizi che rappresentano un’opportunità per i bambini della nostra città e quindi un’opportunità per il futuro”.