
Continuano gli appuntamenti con “Letture fra le mura” che questa volta, a Montecalvoli alto in piazza del comune, porteranno il 30 giugno il libro di Giovanni Morandi La Beffa di Modigliani – Tra falsari e veri falsi (Edizioni Polistampa).
È il luglio 1984 (esattamente cento anni dopo la nascita di Amedeo Modigliani) quando a Livorno vengono ripescate, nel Fosso Reale, tre teste scolpite (si dice) da Modigliani stesso. I giornali di quell’estate riportano per giorni i particolari della notizia, il dibattito che ne segue, gli interventi degli esperti. Poi, a settembre, si scopre che le tre teste erano dei falsi, pietre scolpite dal trapano di tre studenti livornesi, e scoppia il caso. Nel frattempo l’unica persona che avrebbe sicuramente potuto accorgersi che si trattava di falsi, e cioè la figlia di Modigliani, Jeanne, muore a Parigi prima di poter vedere le “sculture”. Il giornalista Giovanni Morandi ricostruisce tutta la vicenda della “beffa di Modigliani”, dando la parola anche ai falsari, quelli che venti anni fa erano tre ragazzi burloni e che adesso raccontano come quella beffa abbia cambiato la loro vita.
Giovanni Morandi, fiorentino, è editorialista del «Quotidiano Nazionale», dopo aver diretto «Il Giorno», «Il Resto del Carlino» e «QN». Corrispondente da Mosca negli ultimi anni dell’URSS, ha assistito, unico giornalista straniero, allo storico ammainabandiera avvenuto il 25 dicembre 1991 al Cremlino. Inviato speciale, ha firmato reportage di guerra da Medio Oriente, Africa, Libano e Balcani. Dal 1993 al 1997 ha seguito a Milano la stagione di Tangentopoli e il debutto in politica di Silvio Berlusconi. Ha raccontato l’Italia con le sue inchieste, come quando è entrato armato di pistola in Vaticano per dimostrare il pericolo terrorismo. È autore dei libri Alpini dalle Alpi all’Afghanistan, La beffa di Modigliani e Italia contromano. Nel 2003 ha vinto il Premio Giornalista dell’Anno dell’Ana.