San Miniato, centro storico più bello dopo il restauro

14 giugno 2016 | 11:20
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San Miniato, centro storico più bello dopo il restauro
San Miniato, centro storico più bello dopo il restauro
San Miniato, centro storico più bello dopo il restauro
San Miniato, centro storico più bello dopo il restauro
San Miniato, centro storico più bello dopo il restauro

Porta Toppariorum, Porta della Ruga poi del Comune e Porta del Fortilizio di San Martino hanno un nuovo aspetto. Così come la conca in via Rondoni. Sono conclusi i lavori di restauro e risanamento che hanno interessato il centro storico di San Miniato, per 104mila euro, soltanto 20 pagati dal Comune.

“Il Comune di San Miniato – spiegano il sindaco Vittorio Gabbanini e l’assessore ai lavori pubblici Marzia Fattori – ha intrapreso un percorso ampio di programmazione finalizzato a un’azione di valorizzazione e di miglioramento funzionale del centro storico, indirizzato al potenziamento del turismo, a un ampliamento e sviluppo dei servizi ai cittadini e un consolidamento del settore commercio. I passaggi coperti del centro storico cittadino caratterizzano lo sviluppo della nostra città. Questi interventi hanno la finalità di proseguire le azioni rivolte al decoro urbano e alla conservazione della corretta funzionalità di questi manufatti”.
Il restauro ha previsto azioni di pulizia generale delle superfici in muratura attraverso l’installazione di ponteggi e lavaggio meccanico con acqua e miscele, stuccatura delle fughe dell’apparato murario in mattoni, restauro degli stemmi e delle superfici intonacate, risanamento e recupero di porzioni lapidee e di opere in ferro, pulizia e restauro delle lanterne della pubblica illuminazione, razionalizzazione e manutenzione del sistema di tubazioni ad uso dello scolo delle acque meteoriche e integrazione dell’illuminazione sotto il passaggio di San Martino.
“L’intervento è finalizzato al solo recupero e manutenzione della muratura e dell’apparato decorativo in generale – proseguono i due amministratori -. Sono state condotte analisi dei materiali e dello stato di degrado superficiale, in modo da definire gli interventi utili alla conservazione dei manufatti. La scelta è stata quella di mantenere l’aspetto attuale dei passaggi coperti e restituire a questi luoghi-simbolo di San Miniato un nuovo splendore”.
Oltre all’intervento sugli archi è stato effettuato anche il restauro della conca in materiale lapideo di via Rondoni (1.647 euro). “Il restauro della conca in pietra è stato necessario dopo la rottura di una porzione importante del manufatto – spiegano ancora i due amministratori -. L’intervento è stata l’occasione per restaurare l’antica fontana pubblica. La scelta dopo il restauro è stata quella di non riattivare la fontana, per preservarla vista la fragilità del materiale lapideo. Abbiamo invece pensato di valorizzare lo spazio pubblico intorno alla conca, eliminando gli attuali dissuasori e le catene, per ricavarne uno spazio a stare più ampio delimitato da fioriere e sedute, usufruibile dai cittadini”.

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