M3, Vallini: “Emissioni sotto i limiti di legge”

10 giugno 2016 | 10:17
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M3, Vallini: “Emissioni sotto i limiti di legge”

“Non esiste un problema maleodoranze: le emissioni aree dell’azienda sono abbondantemente al di sotto dei limiti di legge”. A parlare è ancora Paolo Vallini, legale rappresentante della Icla di Ponte a Egola, che interviene in risposta al consigliere Michele Fiaschi (Pd) sul problema delle maleodoranze. Nel consiglio comunale di martedì, infatti, Fiaschi aveva chiesto conto della possibile dispersione di sostanze nel sottosuolo e di potenziali cattivi odori emanati dall’azienda, come sarebbe stato segnalato in passato anche da alcuni cittadini (leggi qui). Una Richiesta che ha spinto il comune a chiedere un maggior monitoraggio da parte di Arpat (leggi qui).

“Nel corso del consiglio comunale del 7 giugno, che ho visto in streaming sono state dette cose importanti ma se vogliamo scontate – afferma Vallini -. Si è detto che l’azienda ha il diritto di svolgere la sua attività nel rispetto delle condizioni di sicurezza per i cittadini. Gli enti preposti devono vigilare per il rispetto delle indicazioni da loro suggerite. Detto questo, però, mi riferisco in particolare all’intervento del consigliere Fiaschi, presidente della commissione attività produttive, nel quale ha fatto riferimento a maleodoranze che nel passato, a volte, si sarebbero sentite, richiedendo quindi che venga sensibilizzata Arpat per una campagna di verifiche odorigine”.
“Ben venga – ribatte il titolare dell’ex Icla – anche se è bene precisare che le emissioni aeree dell’azienda sono abbondantemente al di dotto dei limiti di legge. Dico questo per la tranquillità di tutti. E dico un’altra cosa: non ci sono scarichi idrici se non quelli civili, tipici di civili abitazioni. Questo per togliere dalla mente della gente il possibile inquinamento di corsi d’acqua o di falde”. In merito al problema delle maleodoranze, però, Vallini ricorda anche che ci sono altre aziende, poco lontane dalla M3, che in passato potrebbero aver creato cattivi odori. “Tanto è vero – prosegue – che nel 2015 alcuni incaricati dell’Arpat vennero alla M3 perché qualche persona dal naso sensibile e dal pensiero prevenuto li aveva chiamati. Constatarono che non c’era alcun odore, ma si recarono anche alle attività accanto. Quindi invito il signor Fiaschi, nella sua qualità di presidente della commissione, a dare indicazioni complete e non parziali. Ma siccome è persona seria non ho dubbi sul suo futuro operato”.
Vallini suggerisce poi di spostare l’attenzione, puntando gli occhi (e il naso) anche alla rotatoria di via Pruneta, “dove le maleodoranze si sentono spesso – dice -. Se Fiaschi vuol far bene il suo compito si preoccupi anche di far controllare da dove provengono, perché anche i tanti viaggiatori che passano da quelle parti hanno diritto di non sentire il puzzo. Senza considerare che quella è la porta di ingresso di Ponte a Egola e quindi va tutelata sotto questo aspetto come vanno tenute più in ordine i rondò di svincolo di entrata e uscita dalla superstrada. Non sarebbe opportuno, magari, prendere in considerazione una qualche realizzazione che desse idea e riferimento all’attività quasi unica della zona? Come si fa per San Miniato Basso con il suo Pinocchio si potrebbe fare qualcosa per il cuoio, vera ricchezza del comune. Invito chi di dovere a valutare questa proposta, magari ricorrendo a qualche personalità del campo artistico o della comunicazione, penso a Toscani o all’architetto Bartalini, che gli amici conciatori conoscono sicuramente nell’ambito dei loro sforzi per la promozione del prodotto”.