
“Non aver svolto una precedente esperienza lavorativa (subordinata o autonoma) o di altra natura (tirocinio, borsa di studio, servizio civile, etc) presso l’ente o presso altra pubblica amministrazione nello stesso settore”. Sta tutta in queste poche parole l’ultima bega del comune di Santa Maria a Monte in materia di tirocini, dove una ragazza si è prima classificata in vetta alla lista per un tirocinio formativo pagato presso il comune e poi si sarebbe sentita dire che non poteva farlo. La denuncia è del Partito Democratico santamariammontese, che con questa storia si riallaccia ad una polemica già scoppiata tempo fa.
“Tirocini, stage e Servizio Civile sono usati per tappare buchi nell’organico – dicono i due consiglieri comunali Pd Marco Lazzerini e Antonio Torrini – a questo comportamento, di per sé grave e portato avanti anche in questi mesi, si aggiunge il fatto che i bandi non vengono più seguiti e curati da personale qualificato come avveniva ai tempi dell’Unione, con tutti i rischi che questo comporta”. Di qui la storia di questa ragazza santamariammontese “che si è vista scaricare dopo aver vinto legittimamente il posto per il tirocinio per il quale aveva anche rinunciato ad altri lavori” spiegano. “Il bando, infatti, era stato scritto dimendicando di porre fra i requisiti fondamentali per partecipare un vincolo previsto dalle norme che regolano il progetto Giovanisì a livello regionale, vale a dire quello che impone ai ragazzi che partecipano alla selezione di non aver avuto già rapporti di tipo economico con l’ente. Peccato che questa stessa ragazza abbia ricevuto alcuni compensi tramite voucher proprio dal comune negli stessi mesi in cui si svolgeva la selezione, in virtù degli eventi della Pasqua. Una cosa che, a bando fatto, è stata segnalata all’amministrazione dal centro per l’impiego di Santa Croce. Per tutta risposta, adesso, il comune è stato costretto a tornare indietro e scaricarla: vi sembra il modo?”. La ragazza, che sta valutando il da farsi, interpellata non vuole al momento rilasciare dichiarazioni. Fatto sta, secondo gli esponenti democratici, che questo è solo l’ultimo capitolo di una gestione “azzardata” di stage e tirocini. “Si continuano ad usare in modo inproprio – dicono – e per l’amministrazione sembrano rappresentare solo un ridicolo modo per ovviare alle carenze di organico in comune, a seguito dell’uscita dall’Unione Valdera”. Un fenomeno che, anche dopo tutta la polemica sui servizi civili in gennaio (leggi anche: Servizio civile, rimossi i ragazzi e multato il Comune) ed i controlli da parte degli ispettori del Dipartimento della Gioventù sembra non essersi arrestato. “Si tratta di progetti che hanno una natura formativa e che quindi sono vincolati a specifici requisiti e mansioni. In questi mesi, invece, abbiamo come sempre dovuto prendere atto del fatto che queste opportunità vengono sfruttate per trovare qualcuno che assolva la funzione di segreteria alla sindaca, oltre che di addetto stampa. Un uso che non fa onore né all’efficienza e competenza richiesta all’ente né agli stessi ragazzi”. (ndm)