
E’ la contrada di San Bartolomeo a trionfare nel 30esimo palio dei barchini. Un trionfo rossoblu arrivato al termine di una gara avvincente e imprevedibile fino al terzo ed ultimo giro di gara. Una soddisfazione doppia per il quartiere occidentale di Castelfranco, che si prende così la sua rivincita dopo l’annata storta del 2015, portando di nuovo in contrada il cencio dipinto nel 2012 dal pittore sanminiatese Luca Macchi. Sono i verdearancio di San Martino, invece, a far propria la gara del minipalio, mentro il Palio rosa premai quest’anno le ragazze biancoazzurre di San Pietro a Vigesimo.
E’ questo il bilancio finale di un’edizione funestata dal maltempo, che sarà ricordata negli annali come l’edizione senza sfilata, annullata per la pioggia caduta incessantemente per tutto il mattino, a dispetto degli oltre 400 figuranti messi insieme dalle contrade. Un maltempo che ha generato contrattempi e incertezze, con le corse dei barchini rimaste in biblico fino alle prime ore del pomeriggio, quando il vento che ha iniziato affiare su Castelfranco ha convinto il comitato a rischiare, nonostante le tante perplessità delle contrade. Un’incertezza che forse non ha giovato sulla partecipazione di pubblico, crando dei “vuoti” lungo il percorso di gara che raramente si erano visti nelleultime edizioni. L’ipotesi di un rinvio, avrebbe ad ogni modo esposto la manifestazione a rischi forse peggiori. Da qui la decisione di correre comunque: 3 gare ravvicinate, puntuali e incredibilmente senza ritardi, che alla fine hanno fatto esplodere la grande gioia rossoblu.
Il Palio
Alla vigilia si era parlato di un palio più equilibrato rispetto alle ultime edizioni. E le attese non sono state tradite, dimostrando che alla fine è stata forse l’esperienza dei rematori rossoblu a fare la differenza, unita ovviamente a quel concatenarsi di situazioni imprevedibili che fanno parte di qualunque palio che si rispetti.
In base all’arrivo del minipalio e della conseguente scelta delle contrade, la griglia di partenza vedeva in prima posizione San Martino con Samuele Campinoti e Jacopo Mirarchi, in corsia 2 San Bartolomeo con Stefano Veltri ed Elia Ciaraolo, nella 3 San Pietro con Niko Mazzazzherini e Federico Monti, mentre nella 4 si era piazzato San Michele con Roberto Bizzozzero e Matteo Francalanci.
La gara ha messo subito in luce un sostanziale equilibrio fra gli equipaggi, con una partenza caotica dalla quale è escito in prima posizione il barchino giallonero di San Michele, che per ben due giri si è mantenuto in testa illudendo i contradaioli di poter rompere quel digiuno che prosegue ormai dal 2004. Dopo la prima curva, dietro ai gialloneri, hanno svoltato nell’ordine i verdearancio di San Martino, poi i rossoblu di San Bartolomeo finiti in terza posizione e infine i biancoazzurro di San Pietro. Risicato il distacco tra gli equipaggi, con i gialloneri che hanno difeso il vantaggio con i denti, tenendo testa agli assalti di San Martino. La svolta, però, è arrivata alla fine del secondo giro, quando San Martino ha allungato la quarta curva, quella della farmacia, dopo l’ennesimo tentativo di sorpasso ai danni di San Michele. È l’occasione che Veltri e Ciaraolo stavano aspettando: lanciati in velocità a testa bassa hanno “infilato” a sinistra prima i verdearancio e poi i gialloneri, riuscendo a svoltare in testa alla prima curva del terzo giro, mentre i ragazzi di San Michele finivano per fermarsi sulle presse. San Bartolomeo a quel punto è diventato imprendibile, nonostante l’inutile riconcorsa di Campinoti e Mirarchi di San Martino che hanno chiuso la gara al secondo posto seguiti da Mazzaccherini e Monti di San Pietro in terza posizione. Ultimi e sfortunati i gialloneri di San Michele, che dopo il sorpasso di San Bartolomeno hanno spaventato il pubblico di piazza Garibaldi: sceso in pista per raddrizzare il barchino dopo la botta sulle presse, il davantista Roberto Bizzozzero ha accusato uno svenimento ed è stato subito soccorsodal compagno Francalanci. Un’eccesso di tensione forse, unito allo sforzo fisico sostenuto per mantenere il primo posto e alle sorprese che spesso l’adrenalina può riservare anche ai migliori.
Intanto dalla curva di San Bartolomeo era già esplosa la festa. Commossa la nuova e giovane presidente Benedetta Pertici: “Ci serviva proprio una vittoria così”, ha detto al microfono con la voce strozzata dall’emozione. Con questo sucesso i rossoblu portano a 6 le proprie vittore nella storia del Palio (dopo i palii del 1990, 1996, 1999, 2003 e 2014), mette anche il secondo sigillo sul cencio dipinto dal sanminiatese Luca Macchi.
Palio Rosa
Il Palio rosa ha premiato invece le ragazze di San Pietro a Vigesimo, che dopouna partenza convulsa e confusa sono riuscite a sbucare per prime dalla fatidica curva Duranti, per poi gestire tranquillamente i due giri di piazza, mentre le altre tre contrade si ostacolavano a vicenda lasciando alle biancoazzurre un vantaggio incolmabile. La vittoria porta i nomi di Diletta Macchi e Caterina Giuntoli, figlia d’arte, che tiene alto il nome del padre Alessandro, ex rematore e oggi presidente del quartiere biancoazzurro. Le ragazze di Vigesimo sono partite subito bene nonostante uno scontro sul rettilineo di partenza con San Martino, con le sorelle Ambra e Chiara Picchi, che hanno finito poi per farsi stringere da San Bartolomeo (Jessica Della Polla e Elisa Cetti) e da San Michele (Sara Masoni e Luisa Maenza). All’uscita dalla curva Duranti l’ordine in pista vedeva San Bartolomeo al secondo posto, seguito da San Martino e San Michele, che hanno poi impattato contro la terza curva ostacolandosi a vicenda. Alla fine l’ordine d’arrivo è rimasto invariato, nonostante il tentativo delle sorelle Picchi di San Martino, sulla linea d’arrivo, di riacciuffare la barca rossoblu al secondo posto.
Minipalio
Ad aprire il pomeriggio di piazza Garibaldi, però, erano stati proprio i verdearancio di San Martino con la vittoria del minipalio. A primeggiare è stata la coppia storica composta da Alessandro Guerri e Antonio Storti, già vincitori di 3 palii consecutivi fra lo straordinario 2011 e il 2013, artefici anche ieri
della consueta partenza bruciante che ha permesso ai verdearancio di girare in testa alla prima curva per poi gestire il vantaggio. La coppia di San Martino, però, non ha avuto vita facile, incalzata per tutto il primo giro da San Bartolomeo con Luca Spagli e Francesco Cavallini, due esordienti che hanno tentato in tutti i modi di superare i verdearancio, finendo poi nella “trappola” preprata da Guerri e Storti. Al tentativo di sorpasso alla fine del primo giro, infatti, San Martino ha reagito stringendo i rossoblu sulla prese e permettendo a San Pietro, con Marco Rinaldi e Daniele Farese di portarsi momentaneamente al secondo posto, mentre i giallonero di San Michele con Matteo Masi e Stefano Orazzini sono rimasti attardati concludendo in quarta posizione. Prima della fine della gara c’è stato il controsorpasso di San Bartolomeo su San Pietro sul rettilineo dell’asilo. Alla fine, quindi, San Martino ha concluso al primo posto seguito nell’ordine da San Bartolomeo, San Pietro e San Michele.