Cantine aperte, San Miniato da gustare in 4 tappe

27 maggio 2016 | 18:33
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Cantine aperte, San Miniato da gustare in 4 tappe

C’è il vino. Tanto e variegato per vitigno e lavorazione. Ma c’è anche il cibo, quello che lo accompagna meglio, perché cresce sulla stessa terra e respira quella stessa aria. San Miniato e i suoi vignaioli, domenica 29 maggio aprono le loro cantine agli amanti del vino, come ai curiosi di odori e sapori che da sempre fanno parte di questa terra ma che una generazione di giovani imprenditori sta selezionando e curando, per mettere in bottiglia un po’ della San Miniato migliore e invogliare chi la stappa a vedere le colline, i filari e le cantine dalle quali nasce.

Domenica 29 maggio, anche i vignaioli di San Miniato partecipano a Cantine aperte 2016, con visite guidate alle tenute, ma anche showcooking, mostre fotografiche e degustazioni di prodotti tipici. Ciascun produttore con un programma diverso, ma tutti da visitare, in un percorso che va da un estremo all’altro di un comune davvero esteso, da conoscere sorso dopo sorso.
I vini Sanminiatello e linea Mafefa sono i must di Agrisole, che alterna degustazioni gratuite ad altre a 5 euro. Come prassi della cantina, il vino si abbina ai prodotti della macelleria Falaschi, eccellenza norcina di San Miniato.
Cibo e vino anche all’agriturismo Montalto, casa della famiglia Nacci e dei vini Assedio e 50/50.
Pasta vegetariana e carni grigliate alla Cosimo Maria Masini, cantina più che biologica: biodinamica. Lo chef è Paolo Parisi e il suono sarà quello di canti e musica della tradizione toscana. Oltre al meraviglioso panorama, a soddisfare gli occhi ci sarà anche una mostra fotografica.
Eva e Leonardo sono i custodi del Tempranillo in Toscana. Domenica, alla Pietro Beconcini Agricola, ci sarà molto di più che il vino, però. Degustazioni libere e a pagamento, lo Street Food di chef Ivan, il Fingerstyle Guitar di Lorenzo Niccolini e l’esposizione dei quadri del pittore Renzo Liberati di Castelfranco di Sotto.

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