S.Croce, gli studenti raccontano il viaggio a Mauthausen

24 maggio 2016 | 13:50
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S.Croce, gli studenti raccontano il viaggio a Mauthausen
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S.Croce, gli studenti raccontano il viaggio a Mauthausen
S.Croce, gli studenti raccontano il viaggio a Mauthausen
S.Croce, gli studenti raccontano il viaggio a Mauthausen

Perchè chi c’è stato non dimentichi e chi non ha mai visto quei luoghi possa godere di una testimonianza viva di ciò che ha visto. Questo il significato dell’incontro previsto a Santa Croce mercoledì 1 giugno presso la sala del consiglio comunale, alle 21,30, dedicato al viaggio recentemente intrapreso dai ragazzi delle scuole del comune ai campi di sterminio del centro Europa.

Il viaggio, intrapreso da 11 allievi di terza media del “Banti” e dall’assessora alla cultura e scuola Mariangela Bucci, si è svolto nei giorni dal 12 al 16 maggio nei campi di Dachau (primo campo di concentramento nazista, aperto il 22 marzo 1933), Ebensee (in alta Austria, uno dei più importanti sottocampi di Mauthausen), Gusen (composto da tre dei quarantanove sottocampi del campo principale di Mauthausen), Castello di Hartheim (noto per essere stato uno dei sei campi di sterminio dell’Aktion 4, il programma di ‘eutanasia’ nazionalsocialista) e Mauthausen (ultimo campo liberato il 5 maggio 1945).

“L’amministrazione comunale è da anni impegnata sui temi della memoria storica come patrimonio da difendere, sostenere e promuovere” spiegano dal comune. “E’ stato quindi costituito il ‘Tavolo della Memoria’, presieduto dal sindaco Giulia Deidda e composto da Aned, Pubblica Assistenza, associazione Arturo, biblioteca comunale, istituto comprensivo, servizi educativi – comitato della memoria dei ragazzi, Auser, Anpi, centro giovani Rock City e Pro Loco. Come scrive Calamandrei nel suo discorso sulla Costituzione, rivolto agli studenti il 26 Gennaio 1955 a Milano: ‘…In questa Costituzione c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato, tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre gioie. Sono tutti sfociati qui in questi articoli; e, a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane…Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione‘. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare attivamente come preziosa testimonianza di un impegno che continua nel tempo, per dare voce e valore a ciò che è stata l’esperienza di tutti coloro che con l’esempio della loro vita hanno contribuito a quelli che sono i fondamenti della nostra Costituzione”.