I gestori romani non si presentano, la piscina rimane chiusa

24 maggio 2016 | 18:01
Share0
I gestori romani non si presentano, la piscina rimane chiusa

Nuovi e inaspettati sviluppi nella vicenda della piscina comunale a Castelfranco. Dopo i numerosi eventi ed i botta e risposta che hanno fatto da contorno alla vicenda in queste ultime settimane, potrebbe essere proprio la Uisp ad avere l’ultima parola sulla gestione delle strutture.

I ritardi nell’apertura e lo stop di due mesi, infatti, potrebbero dover essere letti sotto una nuova luce a partire da oggi, ultimo giorno utile per i vincitori del bando per prendersi in carico la struttura. Oggi sarebbe dovuto essere il giorno della riunione in comune per i passaggi formali, ma davanti al sindaco Gabriele Toti e all’assessore allo sport Bertoncini non si è presentato nessuno dei vicintori della gara d’appalato e questo secondo il regolamento al netto di ulteriori verifiche da parte di tecnici e legali, vorrebbe dire che adesso la palla, torna alla Uisp seconda classificata nella gara che potrebbe avere tutti i diritti di prendere nuovamente in gestione la piscina. L’associazione temporanea di aziende che avrebbe dovuto riaprire la piscina entro giugno, nel momento in cui scriviamo nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno utile non avrebbe dato nessuno segnale che faccia pensare alla volontà di andare avanti nella presa in carico degli impianti almeno che nelle prossime ore non arrivino documenti attulamente in viaggio e che recano il timbro postale di oggi. Di certo c’è che nella gioranta di oggi 24 maggio la soglia del comune non è stata varcata da alcun rappresentante di questi soggetti, a conferma di una latitanza alla quale in qualche modo già nei giorni scorsi in molti avevano fatto riferimento polemicamente dopo il primo articolo anticipatore de IlCuoioindiretta.it (leggi: Lavori alla piscina di Castelfranco, in acqua a giugno), a cominciare dalla stessa Uisp Zona Cuoio per bocca del suo presidente Alessandro Bessi, che giorni fa attaccando il comune lamentava l’impossibilità oggettiva a recuperare parte dei materiali (leggi anche: Bufera piscina, la Uisp attacca il comune di Castelfranco ). La scadenza, in ogni caso, sarebbe avvenuta, e non sarebbe stata affiancata da una comunicazione da parte dei potenziali gestori. Tutto questo mentre Toti non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione se non per una frase che si è lasciato scappare dietro l’insistenza dei giornalisti “Non si è visto nessuno, della questione adesso mi occupo io direttamente”, una frase che potrebbe avere delle implicazioni politiche che vedremo nei prossimi giorni, magari con degli effetti all’interno della stessa squadra del sindaco.
Stando infatti alle carte, la prossima mossa potrebbe quindi essere proprio in mano alla Uisp, soggetto gestore in passato, ma soprattutto seconda classificata nel famigerato bando al quale, in tutto, furono in due a presentarsi. Il comune potrebbe quindi ritrovarsi nella condizione di dover richiamare in causa propriola Uisp zona cuoio, ma adesso lo scenario potrebbe essere modificato anche in forza del fatto non da poco che la Uisp, proprio a seguito delle vicende della piscina castelfranchese, ha già stipulato un contratto di gestione per la struttura a Montopoli (leggi anche: Uisp Zona Cuoio, estate in piscina a Le Barbate) e quindi potrebbe non essere più interessata all’affare. Situazione molto delicata e complessa quindi, che mette un’ombra sopra il futuro prossimo di una struttura in un momento come questo, la fine di maggio, in cui si apre inevitabilmente il suo periodo più redditizio e vitale: l’estate. Già nei prossimi giorni si attendono sviluppi nella vicenda, se on operativi probabilmente politici che magari potrebbero riguardare proprio l’assessore allo sport Antonio Bertoncini”. (gab.mor.)