Palio, tutto confermato: il meteo non fa paura

23 maggio 2016 | 11:39
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Palio, tutto confermato: il meteo non fa paura

Tutto confermato. Il palio di oggi pomeriggio, 23 maggio, si farà e sarà ad ingresso gratuito. A ribadirlo è l’assessore di Fucecchio Daniele Cei, che invita tutti ad andare in Buca, alle 18, per godersi lo spettacolo del Palio rinviato ieri (leggi qui il racconto della giornata).

“Il nostro percorso – spiega Cei – è in grado di reggere anche grossi carichi d’acqua, pertanto la pioggia di questa mattina non pregiudica in alcun modo la gara. Il sole che adesso illumina la giornata è un’ulteriore conferma: invito tutti i fucecchiesi a venire in Buca per godersi lo spettacolo”. Appuntamento alle 18, quindi, con ingresso libero, per assistere finalmente alla finale del palio che vede in gara le contrade di Sant’Andrea, Ferruzza, Querciola, Massarella, Borgonovo, Bernarda, Cappiano e San Pierino: 8 popoli a caccia della vittoria, in un’edizione che sarà inevitabilmente ricordata come “il palio del lunedì”.
Tanti i ritardi accumulati nella giornata di ieri, a cominciare dall’infortunio del cavallo Djib, caduto al termine del secondo giro e rimasto drammaticamente steso a terra. Un tonfo macabro che ha fatto tremare la Buca, ma che in serata fortunatamente ha portato notizie positive: trasportato in una clinica specializzata di Altopascio, il cavallo ha risposto alle cure riuscendo a superare il malore e a rimettersi in piedi. Un episodio che ha creato anche attimi di tensione, con qualche tafferuglio che ha visto protagonisti i contradaioli gialloblu.
Al momento del rinvio, invece, quando ormai sulla Buca era sceso il buoi, ad innervosirsi sono stati soprattutto i contradaioli della Ferruzza, infastiditi dal comportamento della rivale Cappiano, decisa in tutti i modi ad ostacolare l’avversaria per “sporcarne” la partenza. Alla fine, tuttavia, sembrano essere stati più d’uno i fantini che forse hanno “giocato” proprio per il rinvio, specie fra le contrade qualificate nella seconda (interminabile) batteria, svantaggiate rispetto a quelle della prima i cui cavalli, senza dubbio, si erano presentati per la finale decisamente più riposati.

Giacomo Pelfer


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