


Sarebbe solo l’ultimo capitolo di ciò che è stata definita “la guerra delle piscine” quello che questa mattina, 21 maggio, dagli ambienti dell’amministrazione di San Miniato ha trovato le sue primissime anticipazioni: una nuova struttura al Fontevivo, nell’area sportiva tra San Miniato Basso e La Scala. Una piscina di dimensioni considerevoli, sul cui progetto proprio la Uisp Zona Cuoio starebbe lavorando dall’inizio dell’anno, mossa dalla certezza, già granitica a partire da gennaio, di non poter più gestire la struttura comunale di Castelfranco, finita con bando di gara ad un’associazione temporanea di aziende.
Che le cose non fossero finite proprio bene con Castelfranco, lo si era intuito dai toni che da una parte e dall’altra si erano accesi subito dopo la scadenza del bando per la gestione di una struttura storicamente legata alla Uisp, anche se di proprietà comunale (leggi: Uisp Zona Cuoio, estate in piscina a Le Barbate). Persa la partita castelfranchese, l’associazione sportiva non si era data per vinta e si è subito messa a lavoro per gestire, temporaneamente, la piscina privata (altrimenti chiusa) de Le Barbate, a Capanne di Montopoli, dove questa stagione concentrerà tutte le sue attività, compresi i tanti corsi che negli anni avevano caratterizzato la gestione castelfranchese (leggi: Bufera piscina, la Uisp attacca il comune di Castelfranco).
Il passo successivo, secondo le prime indiscrezioni, è stato poi quello di guardarsi intorno e fare una proposta al comune di San Miniato, cercando forse di allacciarsi ad un vulnus che da molto tempo richiamava alla necessità dei sanminiatesi di poter avere anche una piscina di proprietà comunale, dopo la costruzione negli anni 2000 della prima a Castelfranco e della seconda, più grande, fra Santa Croce e Fucecchio. Indiscrezioni, dicevamo, ma che trovano una prima conferma nelle parole espresse dal sindaco Vittorio Gabbanini questa mattina in occasione del punto sullo stato dei lavori sul fronte degli impianti sportivi del comune (leggi: San Miniato, una piscina al Fontevivo. L’annuncio del sindaco Gabbanini: “C’è un’associazione pronta a realizzarla”).
Il progetto. Niente di più è dato sapere sul progetto, che appare comunque nelle primissime fasi di concepibilità, tranne appunto quello che dicono le voci di corridoio. Si tratterebbe di una struttura importante nata dalla volontà della Uisp, con un investimento che potrebbe attestarsi intorno ai 2 milioni di euro. Un sogno, pronto a riallacciarsi però ad una vecchia aspirazione sanminiatese, quella cioè di una Cittadella dello Sport che animi la piana fra La Scala e San Miniato Basso. Sarebbe forse l’ultimo tassello, la cicliagina sulla torta per completare una zona che già ospita l’impianto di atletica e il palazzetto dello sport, a pochi passi dalle strutture private del golf e del tennis. Da qui l’ipotesi di una piscina, da realizzare magari proprio nello spazio compreso fra il palasport e la pista di atletica.
Niente di più si sa, tuttavia, neppure in merito a chi si accollerebbe le spese ed il prevedibile mutuo, anche se all’interesse della Uisp locale vi sarebbe inevitabilmente anche quello di livello regionale, che per adesso non si scompone in anticipazioni, salvo ribadire, con il suo presidente Matteo Franconi che “quando si parla di impianti sportivi l’interesse da parte di Uisp c’è sempre, come quando si parla di strutture che possono permettere attività a basso costo e sostenibilità di gestione”. “Terremo in attenzione queste opportunità del territorio”, conclude Franconi. E intanto la contesa degli impianti sportivi continua.