
“Non dosare le parole sui social è sempre sbagliato, signor sindaco. Ma considerando il caso e l’esasperazione da cui si genera, tirare dritto le conviene?”. A parlare è Luca Scarselli, noto alle cronache per tante battaglie a tema ambientale nel Comprensorio ma, in questo caso, anche in qualità di legale rappresentante e difensore di Giovanni Pulicano. L’uomo, castelfranchese di 73 anni, ha ricevuto proprio in questi giorni la notifica di una querela fattagli niente meno che dal sindaco Gabriele Toti, dopo un “vivace” commento fatto sul più noto dei social-network, Facebook, a seguito di una notizia riguardante i cattivi odori che spesso imperversano nel comune.
L’anziano infatti, residente nella zona di campagna al confine fra Castelfranco e Santa Croce, già attivo nel Comitato Anti-inquinamento che dette a suo tempo battaglia al pirogassificatore, è da sempre un acceso militante della causa contro le numerose maleodoranze che periodicamente si registrano nell’area dove risiede, a due passi da quel depuratore finito nel mirino più volte degli enti preposti al controllo. “Una situazione alla quale non sembra esserci fine e che anche negli ultimi tempi si è manifestata più e più volte” racconta. ”Qua ogni mattina ci alziamo senza sapere se saremo investiti, all’apertura delle finestre, da un odore nauseabondo che rende l’aria irrespirabile”. Di qui l’esasperazione del caso che, complice forse l’età e la notoria inesperienza delle vecchie generazioni sui social, ha portato al commento incriminato, che in termini lesivi accusava il comune di non fare abbastanza per risolvere il problema dei cattivi odori. “Avrei dovuto dosare maggiormente alcuni specifici termini, uno in particolare” aggiunge “ma il disagio che volevo esprimere resta, ed è reale come la situazione che viviamo tutti qui in questa zona”. Un problema, quello dei cattivi odori, che qualche anno fa vide proprio l’uomo prendere carta, penna e pazienza andare dai sui vicini e residenti della zona a raccogliere le firme per una petizione. “Il problema resta” dice convinto “quasi 200 firme presi solo in questa zona”.
La querela a Pulicano, peraltro, non sarebbe la prima a partire dai legali del primo cittadino castelfranchese, in varie occasioni bersaglio, insieme ai dipendenti comunali, di commenti “al limite” sui social ai quali, evidentemente, ha deciso di mettere un freno. Una “politica” della quale il primo cittadino non ha fatto mistero neppure in sede di consiglio comunale ieri sera, 19 maggio, dove in occasione dell’apertura dei lavori, durante le comunicazioni del sindaco, ha voluto socializzare la sua decisione di denunciare. “Nelle scorse settimane ho depositato una querela presso gli organi competenti per denunciare alcuni fatti lesivi dell’immagine del comune, fatti che si riferiscono a commenti comparsi sui social network, nei quali il comune di Castelfranco come ente ed alcuni dei suoi dipendenti sono bersagliati e considerati in maniera lesiva” ha detto il sindaco, riferendosi evidentemente a vari casi. “Commenti che hanno natura offensiva, denigratoria e diffamante. La denuncia ovviamente è stata sporta contro degli account, riferiti a dei nomi e cognomi però, la cui corrispondenza dovrà essere accertata dalle autorità. Un passaggio doveroso a tutela dell’istituzione e dei cittadini che rappresenta. La libertà di parola e anche di critica sono fondamentali, ma deve essere costruttiva. Non possono avallarsi comportamenti denigratori e falsi che colpiscono ingiustamente non solo istituzioni ma anche coloro che lavorano ogni giorno per garantire servizi alla cittadinanza. Penso che siamo in democrazia, si può dire tutto. Leggo spesso critiche. Ma ci sono dei limiti e credo che il sindaco abbia il dovere di difendere l’istituzione ed anche i suoi dipendenti”.
“Staremo a vedere come va a finire e nel caso il sindaco voglia andare avanti ovviamente anche noi lo faremo – dichiara l’avvocato Scarselli – anche se auspicherei, nel caso specifico di cui mi occupo e considerando i termini e l’occasione in cui sono stati espressi, un ripensamento verso modalità più opportune di reazione a certi fenomeni”. Il tempo ci dirà come è andata a finire.
Nilo Di Modica