
Sarà il sindaco Gabriele Toti il banditore del trentesimo Palio dei barchini. Vestito in abiti rinascimentali, ma rigorosamente con la fascia tricolore, sarà il primo cittadino a pronunciare la frase di apertura al termine della benedizione dei barchini di sabato 28 maggio.
Un appuntamento immancabile che da trent’anni fa parte della “liturgia” del palio, con l’inizio delle “ostilità” pronunciato in tono solenne dalle logge del municipio, di fronte ai figuranti e ai rematori delle contrade riuniti in piazza Bertoncini. “Era una promessa che avevo fatto un anno fa e che ho deciso di mantenere”, ha annunciato Toti, ieri sera, dal palco del Teatro della Compagnia nel corso della cerimonia dal titolo “Rivendo gli anni del palio”. Una serata amarcord, che ha portato sul palco tutti i presidenti del comitato Palio dei barchini dal 1987 ad oggi, ad eccezione ovviamente dell’indimenticato Marcello Conti. Un’occasione per rivivere la storia della manifestazione, anche con l’intervento dei sindaci che ne hanno accompagnato lo sviluppo, insieme ad alcuni personaggi ormai “mitici” del palio e ai presidenti delle quattro contrade.