M3, per spostarla “è utile una raccolta firme”

4 maggio 2016 | 11:49
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M3, per spostarla “è utile una raccolta firme”

“Abbiamo già avuto un primo incontro in Regione e ci è stata data la piena disponibilità a collaborare. Nei prossimi giorni torneremo a Firenze per un secondo incontro e, in quella occasione, sarebbe importante avere la lista firmata dai cittadini di Ponte a Egola perché rafforzerebbe ancora di più la nostra richiesta”. L’invito è del sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini che parla di una raccolta firme per richiedere lo spostamento di M3 (leggi qui Non chiamatela ex-Icla, il vero nome è M3 ), l’azienda che produce poliuretano espanso.

“Invito la cittadinanza a non allarmarsi per aver ricevuto l’opuscolo informativo – precisa inoltre il sindaco -, perché è la legge a prevedere questo tipo di disposizioni: l’amministrazione mette al primo posto la sicurezza dei cittadini e si sta muovendo perché si raggiunga l’obiettivo nei tempi stabiliti dal consiglio comunale” (leggi qui I pericoli dell’ex Icla in mille opuscoli per le famiglie). La raccolta firme, secondo Gabbanini, “potrebbe essere molto utile nei prossimi giorni, quando ci siederemo al tavolo regionale per discutere sul futuro dell’azienda che produce poliuretano espanso”.
Il 7 agosto 2015 il consiglio comunale di San Miniato ha approvato la dislocazione dell’azienda in un luogo idoneo entro tre anni, periodo di tempo che scadrà il 30 settembre 2018. “Sul piano urbanistico abbiamo verificato l’incompatibilità del luogo dove si trova ubicata la fabbrica, perché in prossimità di abitazioni ed impianti sportivi – spiega il sindaco -. Dalle verifiche effettuate, abbiamo rilevato che non esiste sul territorio comunale un luogo che rispecchi le caratteristiche richieste per la sua ricollocazione”. Necessaria quindi la ricollocazione fuori dai confini comunali. “Per questa ragione sono state coinvolte la Provincia di Pisa e la Regione Toscana, affinché individuino un’area dove poter spostare la produzione”.