Festeggia 100 anni con il rinnovo della patente

4 maggio 2016 | 15:16
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Festeggia 100 anni con il rinnovo della patente
Festeggia 100 anni con il rinnovo della patente
Festeggia 100 anni con il rinnovo della patente

La “spedizione punitiva” degli austriaci contro le truppe italiane era in atto sull’altopiano di Asiago quando Norma Magini Baronti nacque il 6 maggio 1916 a Fosdinovo in Lunigiana. Domani Norma compirà 100 anni. Un traguardo portato splendidamente per la centenaria residente a San Romano, che proprio pochi giorni fa ha festeggiato il secolo di vita con il rinnovo della patente. Se non è record assoluto poco ci manca: Norma potrà guidare la macchina fino a 102 anni, a dimostrazione di una lucidità e di un fisico che l’età non è riuscita a scalfire.

Incredibile a vederla alzarsi di scatto dalla sedia per prendere una sua poesia incorniciata e appesa a un muro. “Ma la vita è così,/ ogni giorno che passa/ traccia il nostro cammino/ con la matita rossa./” recita una quartina. “E la matita rossa – spiega Norma che è stata insegnante -, non si cancella. In lei sono vivissime, indelebili, le immagini dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, i carri armati americani che scendevano giù da Palaia e da Montefoscoli dove era sfollata con la madre e una sorella. La sua lunga vita non è stata tutta rose: il babbo morto giovane, altri lutti familiari ma anche la gioia di un figliolo, Giuseppe, brillante imprenditore conciario. Senza esitare, ricorda dalla casa di San Romano dove abita ancora oggi, le picchiate degli aerei sulla ferrovia e sul vicino ponte di Castelfranco che non voleva andare giù. “Ho ancora vivo negli occhi – narra con un sorriso solare – il lampo del crollo della torre di San Matteo di Montopoli”. “Se continuo si farebbe notte” aggiunge felice dicendomi “Ti aspetto domenica alla festa e se sai ballare prenoto un valzer: Il Danubio blu”. Speriamo di essere all’altezza, dico fra me. La giornata è celeste. Norma guarda un momento il cielo e sospira: “Dio mi ha fatto arrivare fin qua, non ci avrei sperato”.

Valerio Vallini