Il sanminiatese Luca Macchi in mostra a Certaldo

21 aprile 2016 | 17:35
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Il sanminiatese Luca Macchi in mostra a Certaldo

Sarà inaugurata sabato 24 aprile, a Certaldo, la mostra dell’artista sanminiatese Luca Macchi dal titolo “Immagine del Mito”, che resterà esposta nel suggestivo Palazzo Pretorio fino al 19 giugno. Un “grandissimo e prestigioso artista, le cui opere si intrecciano con il tessuto storico di Certaldo, bellissimo borgo della Val d’Elsa fiorentina patria di Boccaccio”: così il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani ha introdotto la presentazione della mostra che si è tenuta questa mattina a Palazzo Panciatichi a Firenze.

La mostra, che sarà inaugurata domani alle 16,30, è curata da un altro saminiatese, Andrea Mancini, organizzatore della factory culturale “La conchiglia di Santiago”. L’iniziativa, sostenuta dalla Cassa di risparmio di San Miniato, rappresenta l’occasione per conoscere il lavoro di un’artista sempre alla ricerca e con una profonda vena lirica. “La mostra di Macchi – ha osservato il consigliere regionale Enrico Sostegni ‐ rende bene quello che deve essere la Toscana nel mondo: una sintesi tra paesaggio, cultura, conoscenza viva del passato e del presente”.
A spiegare la stagione espositiva organizzata in Palazzo Pretorio che per tutto il 2016, e fino a gennaio 2017, vedrà un susseguirsi di progetti legati dalla parola #ilviaggio, è stato l’assessore alla cultura del comune di Certaldo Francesca Pinochi: “Anche la mostra di Macchi rappresenta un viaggio per spiegare il significato di vivere in maniera emozionale, e con una dimensione narrativa, i contenuti di un palazzo tra i più prestigiosi della Toscana”. Andrea Mancini ha ricordato di aver curato la mostra ma “soprattutto l’incontro tra il maestro Giuliano Scabia e l’artista. “Luca ha incrociato molti poeti ha spiegato – tra questi Mario Luzi. Quello con Giuliano ha scatenato la nascita di una serie di opere bellissime”. Giuliano Scabia, poeta, drammaturgo, regista, attore, tra i padri fondatori del nuovo teatro italiano, autore di un testo in catalogo, ha raccontato di essere stato “colpito dal guardare ingenuo di Luca”.