


È una settimana all’insegna dell’Europa quella che stanno vivendo gli studenti dell’istituto comprensivo Galilei di Montopoli. Un’esperienza didattica fuori dall’ordinario in compagnia di studenti provenienti da altri tre paesi. È quanto prevede il progetto ‘Erasmus plus’ denominato ‘Best’ (acronimo di ‘Be a European School Teacher’), che ha portato a Montopoli studenti provenienti da Turchia, Romania e Polonia, nell’ambito di uno scambio che nei mesi scorsi ha visto gli studenti montopolesi visitare i paesi partner.
Ospiti della scuola media sono alcuni docenti, dirigenti scolastici e studenti, che sono stati ricevuti dal sindaco Giovanni Capecchi e dal vicesindaco Linda Vanni, in un breve incontro nel quale c’è stato uno scambio di regali.
I lavori del progetto proseguono i giorni successivi con la condivisione di buone pratiche e strategie didattiche ed educative: in particolare la tappa italiana è dedicata all’insegnamento dell’etica, della cittadinanza e della religione, dopo che nelle precedenti fasi erano stati affrontati i temi delle problematiche affrontate dagli studenti nei diversi paesi, e il confronto sulle diverse scelte metodologiche nell’insegnamento delle discipline scolastiche come la lingua madre, la matematica, le discipline artistiche.
Il prodotto finale sarà un e-book che raccoglie le diverse esperienze e le “best practices” concordate.
Non mancheranno le attività sociali, che prevedono la visita alle principali città d’arte toscane come Pisa, Firenze, Lucca e San Gimignano.
L’amministrazione comunale ha messo a disposizione la mensa, che accoglierà i partner per il pranzo, mentre la Conad ha offerto tutto l’occorrente per i coffee-break.
“Crediamo nei valori fondanti dell’Unione europea – dicono i docenti dell’Istituto – e nello scambio culturale tra i popoli. Solo coinvolgendo i giovani e puntando sulla conoscenza reciproca, il rispetto e la condivisione si può proseguire nel cammino degli ideali di pace e fratellanza che hanno ispirato i padri fondatori dell’Unione e che oggi a molti sembrano subordinati a questioni economico – finanziarie”.
Non secondario l’aspetto linguistico: i ragazzi della media saranno “obbligati” a parlare inglese per una settimana, per comunicare con i loro compagni europei e fare nuove amicizie, e anche lo scambio di sms e whatsapp per una volta sarà foriero di nuove competenze, visto che dovrà esser necessariamente nella lingua britannica.
“Tutti i ragazzi dell’Istituto, in special modo gli alunni delle classi terze, sono coinvolti nel progetto, e tutti i docenti danno una mano nella programmazione delle attività e nella gestione dei gruppi – aggiunge la preside Cristina Amato – per questo voglio ringraziare anche i ragazzi, le loro famiglie e tutti gli insegnanti, in special modo quelli coinvolti più direttamente nella Commissione Erasmus, instancabili e competenti organizzatori dell’evento, che si sono occupati con oculatezza di tutti gli aspetti gestionali del progetto”.