





Arriverà direttamente da Viareggio il pesce che sarà servito nelle mense scolastiche di San Miniato. E’ il risultato della convenzione stipulata tra il comune della Rocca e la Cittadella del pesce della città versiliese.
Un accordo presentato questa mattina, 7 aprile, nella sala consiliare di San Miniato, con tanto di degustazione a cura delle cuoche del centro cottura di Ponte a Egola. Insieme al sindaco Vittorio Gabbanini e al vicesindaco con delega alla scuola Chiara Rossi, erano presenti anche Alessandra Malfatti, presidente della società cooperativa Cittadella della pesca di Viareggio e Alessandro Venturi del Centro educazione del gusto di Prato. “Con questa nuova convenzione cerchiamo di promuovere una corretta dieta alimentare a partire dai più piccoli – afferma l’assessore Rossi -. Solitamente il pesce è uno di quegli alimenti che i bambini non mangiano volentieri. Per questo le nostre cuoche hanno pensato a piatti di pesce da presentare in maniera gradevole ed invitante. Inoltre, grazie a questa nuova collaborazione, abbiamo la sicurezza della tracciabilità del prodotto, con una ricaduta benefica anche sul territorio: facciamo conoscere i prodotti locali, favoriamo l’acquisto dai fornitori nostrani e valorizziamo il lavoro dei pescatori della costa toscana”. Sui banchi della mensa i bambini troverranno ora l’introduzione di pietanze a base di cefalo, sugarello, cheppia e lanzardo, per un affidamento di circa 100 chili di pesce al mese. L’iniziativa nasce dall’adesione al progetto ‘Mangiare locale si può’, nato nel 2014 e finanziato dalla regione Toscana, con l’intento di portare nelle mense scolastiche il pesce azzurro pescato nel nostro mare, in questo caso nella costa tirrenica. La società cooperativa Cittadella della pesca, tramite i laboratori di trasformazione dell’azienda speciale pluriservizi di Viareggio, si occuperà della lavorazione del pesce che sarà poi congelato in panetti per essere distribuito a nove comuni della Toscana, compreso appunto quello di San Miniato. Con il Centro educazione del gusto, insieme alla stessa cooperativa, sono state inoltre promosse varie iniziative collaterali rivolte ai bambini delle scuole: dalle visite ai bacini di pesca, ai progetti di educazione sensoriale da svolgersi a partire dai nidi d’infanzia, al coinvolgimento dei docenti per incentivare progetti didattici mirati. La mensa di San Miniato, dunque, con il suo centro cottura di Ponte a Egola, va ad aggiungere un ulteriore servizio a conferma di quella qualità che, già nel 2012, le era stata certificata in termini di gestione della sicurezza in campo alimentare (leggi qui: Dieci cuoche e 1.400 pasti al giorno a San Miniato), mentre prosegue al contempo l’adesione a ‘Qualità nel piatto’, partito nel 2010 allo scopo di educare alla sostenibilità ambientale e al consumo consapevole.
Serena Di Paola