





“Una persona buona e generosa che lascia un grande vuoto”. Così don Francesco Ricciarelli ha ricordato questa mattina Giovanni Simone, il 52enne di Fornacino, nel comune di San Miniato, trovato morto ieri mattina nella propria abitazione, probabilmente ucciso nel sonno da un malore (leggi qui Balconevisi piange Giovanni Simone, domani il funerale).
Tante le persone arrivate stamani a Balconevisi per l’ultimo saluto nella chiesa dei santi Jacopo e Pietro. Tra loro tantissimi giovani, che hanno rinunciato alla scuola per stare a fianco dei tre figli di Simone. Con loro altrettanti parenti e conoscenti che si sono stretti attorno al dolore della moglie, compresi i familiari arrivti dalla Puglia.
In testa al corteo i Cavalieri di San Miniato, l’associazione della quale anche Giovanni aveva fatto parte. Al termine della funzione religiosa, infatti, cavalli e cavalieri hanno accompagnato l’ultimo viaggio di Giovanni fino al cimitero del paese. Dietro di loro la bara portata a spalla dagli amici, seguiti da un folla silenziosa e attonita di fronte ad una scomparsa così repentina e improvvisa. “La morte è un passaggio – ha detto don Ricciarelli nell’omelia -, ma è un passaggio che per Giovanni è avvenuto troppo presto e così all’improvviso. La sua scomparsa ci ha lasciati tutti sbigottiti”.
Di professione piastrellista, Giovanni Simone era particolarmente conosciuto a Balconevisi e in generale in tutta la Valdegola.