Marco Billeri domenica sarà ordinato diacono

1 aprile 2016 | 14:14
Share0
Marco Billeri domenica sarà ordinato diacono

Nessun traguardo e un po’ di attesa. Per quella che è la tappa di un cammino, non il suo arrivo. Un cammino di fede, avviato con il battesimo e poi di formazione e preparazione all’ordine sacro. Comunque una festa, oltre che un momento di riflessione, quella che domenica 3 aprile alle 18 sarà nella chiesa cattedrale di San Miniato, quando il vescovo Andrea Migliavacca ordinerà diacono Marco Billeri.

Un vescovo giovane e un giovane che si impegna con Dio e al sua Chiesa sembrano la Pasqua di una Chiesa che rinasce, bella non in quanto giovane, ma in quanto preparata fin da giovane, tenuta ben salta dalle guide più esperte e con loro pronta a osare un po’. Una Chiesa pronta a correre (leggi anche ‘S.Miniato deve correre’ messaggio del vescovo Migliavacca ), quella che mostra San Miniato negli ultimi tempi, rinata dopo il lungo periodo senza Pastore. 

“Pur con le mie miserie – racconta Marco -, senza sapere perché Dio abbia scelto uno come me, lo ringrazio e benedico. E dico a te, amico che leggi, se già non lo hai fatto: apri il tuo cuore a Dio. Non aspettare. Dio opera prodigi nella vita di chi si affida a lui. Chi incontra Dio nella sua vita non può farne più a meno”. Tante cose nella testa e nel cuore preparandosi a domenica, in un’altalena di emozioni che è difficile da raccontare ma che quella gioia grande la contiene sempre. “Da quando ho memoria ad oggi, da quando ho sentito il Signore che mi chiamava al sacerdozio a quando sono entrato in seminario, da quel giorno ad oggi, mai il Signore mi ha abbandonato. Ed è questa la cosa più importante che voglio dire. Che è capitata nella mia vita ma che riguarda anche la tua. Dio c’è. Dio è grande. Dio si fa presente nella storia e la sua più grande prerogativa è di essere un liberatore. Anzi, l’unico liberatore. E’ questo che ho sperimentato in diversi modi nel corso degli anni della fanciullezza e anche poi negli anni del seminario. Su ognuno di noi Dio ha un progetto bellissimo, un progetto grande”. Un progetto al quale Marco ha aderito e una strada che sta percorrendo, non senza fare fatica, perché nessun obiettivo grande si raggiunge senza impegno. “Negli anni di formazione in seminario non sono diventato pronto a tutto. Molti in questi giorni mi chiedono se mi sento pronto, altri, più lontani dalla fede, si congratulano per aver raggiunto la tua meta. Non mi sento affatto degno. Non mi sento affatto di aver raggiunto una meta. La mia storia con Dio è iniziata il giorno in cui sono stato concepito e non avrà mai fine. Non sono arrivato ad una meta. E non è neppure mio questo ministero, è a servizio della Chiesa, che è di Dio. Io sono solo un servo inutile. Anzi, negli anni del seminario ho sperimentato ancora di più i miei limiti e le mie povertà”.