
Ammonta a ben 67,6 milioni di euro il deficit della Cassa di risparmio di San Miniato, con un crollo di oltre il 60% dei risultati dell’attività finanziaria. Sono dati da profondo rossi quelli presentati dall’istituto bancario sanminiatese, dopo l’approvazione del bilancio separato e consolidato relativo all’esercizio 2015, approvato lo scorso 25 marzo.
Un deficit consistente che Carismi attribuisce a “fattori geopolitici, economici e finanziari che hanno influenzato notevolmente la gestione aziendale”. Il tutto nonostante un taglio dei costi operativi di 5,4 milioni di euro (-6% rispetto al 2015) e un taglio del personale che avrebbe prodotto un risparmio di ben il 15% in meno rispetto alle spese per gli stipendi del 2014.
Le note negative per eccellenza sono rappresentate dalla flessione dei risultati dell’attività finanziaria: -60,4%, pari a 39,4 milioni di euro, dovuti alla riduzione dei tassi di interesse e alle dinamiche dei prezzi dei titoli di stato, nonché alla modifica dei criteri di valutazione degli aggregati creditizi. Sul conto economico, inoltre, ha inciso negativamente anche la svalutazione della partecipazione di Carismi all’interno della Cassa di risparmio di Volterra per 5 milioni di euro. Da segnalare, infine, il dato dei mutui: nell’arco del 2015 la banca sanminiatese ha erogato mutui residenziali per 22 milioni di euro.