


“Un rito antichissimo, vecchio di 500 anni, molto particolare”. Così la sindaca Ilaria Parrella definisce la famosa Processione delle Paniere, che sarà ancora una volta protagonista il prossimo lunedì di Pasquetta. I preparativi per la festa più importante del comune, il Festival d’Europa “appuntamento imprescindibile – lo definisce la prima cittadina – per la promozione del paese e delle sue bellezze storiche e architettoniche” si sono già messi in moto da tempo e vedranno il paese messo a lucido per il giorno di festa dedicato alla santa patrona Beata Diana Giuntini e anche per il giorno successivo, martedì 29 marzo.
“Festa giunta ad un’edizione che porta con sé numerose novità – illustra l’assessore al turismo Elisabetta Maccanti – a partire dalla nuova veste grafica di manifesti e locandine: un manifesto d’impatto, con lo sfondo nero e la chiocciola che rappresenta il nostro paese in primo piano, attirando l’attenzione e coinvolgendo simbolicamente tutti gli angoli del borgo”. Al centro delle manifestazioni, che si terranno dalla mattina alla sera di Pasquetta, sarà ovviamente alle 18 la processione, colorata moltitudine di giovani ragazze del paese, accompagnate da rispettivi cavalieri, che dalla piana di Ponticelli sino alla Chiesa Collegiata del capoluogo portano sulla testa grandi ceste di vimini stracolme di fiori. Un rito che ancora oggi, come un tempo, vede intrecciarsi sincreticamente culto religioso e non, con quello che di fatto è un omaggio tanto all’arrivo della primavera quanto alla storia mitica della santa, vissuta a cavallo fra ‘200 e ‘300, che la tradizione popolare, da cui la beatificazione accettata de facto senza che vi sia stato mai un processo istituito, voleva dotata del potere di trasformare, raccolti nel grembiule, il pane in fiori e di nuovo in pane, nel tentativo di non farsi scoprire nella sua carità verso i bisognosi. Tradizione che poi, col tempo, si è inevitabilmente trasformata in una costruzione culturale collettiva, alla quale tutto il paese ogni anno partecipa. Le paniere colme di fiori, che un tempo contenevano un ampolla con l’olio da portare in chiesa per alimentare le lampade votive alla patrona, sono ogni anno preparate dalle varie contrade e vie principali del paese. Dal centro a via delle Grazie, da San Sebastiano a Melone, dal Crinale a Pregiuntino, oguiuna delle principali arterie del comune si dedica la settmana della Pasqua alla preparazione di una delle paniere da portare in processione; cosa, questa, che fino a non molto tempo fa era appannaggio specifico anche di alcune delle famiglie più importanti del borgo. Tutto questo mentre il paese, come già avviene da diversi anni attraverso il Festival, si agghinda a dovere in occasione della festa.
Programma. Molte, infatti, le iniziative che durante tutto il 28 marzo coltiveranno l’aria di festa nel centro storico, a cominciare dalla presenza di numerosi stand delle associazioni nei fondi del centro del paese, che per l’occasione saranno riaperti e andranno in parallelo con il mercatino artigianale ed il tradizionale mercato dei fiori. Molti i luoghi che saranno visitabili gratuitamente, dal museo civico “Beata Diana Giuntini”, ampliato dallo scorso anno con una’apposita sezione dedicata ai miracoli della Beata Diana fino ai tanti altri monumenti storici incastonati all’interno della chiocciola, come la Torre dell’Orologio, la Casa del Podestà ed il Museo di Casa Carducci, che saranno tutti protagonisti anche di un percorso d’arte (leggi anche: Arte al Festival d’Europa, scultura e pittura in paese). Dato poi che le bellezze del paese non sono solo alla luce del sole, grande risalto attraverso le visite guidate, nel pomeriggio di lunedì, sarà dato a parte del reticolo di cunicoli e gallerie che attraversano la collina sotto il paese, la Città Sotterranea (leggi anche: Festival d’Europa, due giorni nel cuore della “chiocciola”).
Gli eventi. Alle ore 16 di lunedì, ad esempio, all’interno del Parco Archeologico La Rocca e in occasione dei 90 anni dalla morte, verrà presentata la ristampa anastatica della raccolta di poesie di Oreste Nuti Un mazzolino di fiori per la Beata Diana Giuntini. Presenzieranno i curatori del testo: la dott.ssa Patrizia Marchetti, che ha delineato la figura storica di Don Oreste Nuti e il prof. Floriano Romboli, che ha analizzato le peculiarità critico – letterarie dei sonetti. Alle 15 al Palazzo Comunale, invece, conferenza dal titolo Relazionarsi con gli afasici, a cura dell’associazione afasici toscani. Alle 16 al Teatro comunale proiezione del film Disney L’Era Glaciale 2, il disgelo. La musica popolare toscana sarà invece protagonista in Largo Fontvieille. Gli amanti invece della muscia celtica e medioevale potranno fermarsi in piazza Santi Politi per lo spettacolo a cura dell’associazione “La Dama e l’unicorno” che per l’occasione presenterà il suo nuvo lavoro Robin della foresta. Leggende e ballate del principe dei ladri. Anche in questa edizione il centro storico sarà animato da numerosi artisti di strada, madonnari, fantasisti e musicisti,spettacoli di danza e acrobati in ogni angolo e piazza del paese ad allietare gli avventori e non mancherà una parte dedicata al gusto, con punti di ristoro e degustazioni a cura dell’associazione Slow Food, che dedicherà la sua attenzione ai prodotti tipici del comprensorio con un occhio di riguardo verso i prodotti a base di patata. Le vitie guidate e le aperture straordinarie dei musei proseguiranno anche il 29 marzo, che in particolare nel pomeriggio sarà dedicato ai bambini. La magica storia di Cuordipatata e i Gracida Topi, illustrata dal pistoiese Fabrizio Silei, fungerà da filo conduttore per la visita animata gratuita e curata dalle associazioni Eumazio e ViviTeatro alla scoperta dei sotterranei. Per agevolare i visitatori sarà disponibile il servizio di bus navetta gratuito dalle 15 alle 20 con partenza dal campo sportivo di Ponticelli e arrivo in Piazza della Vittoria.
Nilo Di Modica