Ponte a Egola, chiuso il cavalcavia verso S.Croce

24 marzo 2016 | 08:52
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Ponte a Egola, chiuso il cavalcavia verso S.Croce

La novità ha colto di sorpresa numerosi automobilisti, in un punto nodale per tutta la viabilità del comprensorio. Un cantiere della provincia è stato allestito questa mattina, 24 marzo, allo svincolo Fi-Pi-Li di Santa Croce, tra Ponte a Egola e San Donato.

Il cantiere occupa metà della carreggiata del cavalcavia che attraversa la superstrada e la ferrovia in direzione di San Donato e Santa Croce. Per chi proviene da Ponte a Egola o dall’uscita della Strada di grande comunicazione, quindi, non è possibile imboccare il cavalcavia per raggiungere Santa Croce o la Bretella del Cuoio, ma si può soltanto immettersi in superstrada in direzione Firenze o tornare indietro verso Ponte a Egola. Percorribile, invece, il lato opposto in direzione sud.
I lavori, che dovrebbero concludersi nella giornata di domani 25 marzo, si sono resi necessari per le condizioni di usura dei giunti del cavalcaferrovia, con diversi bulloni ormai completamente saltati. A differenza del lato opposto della strada, per il quale è prevista la sostituzione completa dei giunti tra un paio di mesi, per il lato in direzione di Ponte a Egola si procederà per adesso solo con una messa in sicurezza.
“In pratica andiamo a rimovere le parti rotte per sostituirle con lastre di acciaio ricoperte di bitume – spiega la geometra Edi Pardini dell’ufficio viabilità della provincia -. Dato che la strada è divisa in due parti con al centro il guardrail non potevamo fare a meno di chiudere metà della carreggiata. In accordo anche con la polizia municipale di San Miniato, però, abbiamo deciso di installare il cantiere oggi in concomitanza con la chiusura delle scuole, in modo da limitare i disagi alla circolazione”.
La chiusura resterà in vigore fino al pomeriggio di domani 25 marzo: “Per precauzione – aggiunge Pardini – abbiamo previsto una chiusura di due giorni, anche se le operazioni portebbero terminare già nel pomeriggio di oggi o e nella mattinata di domani”. (g.p.)