La notizia della morte di Mauro Scali (leggi qui S.Miniato in lutto, addio a Mauro Scali) aveva sconvolto San Miniato. L’uomo, 71 anni, non ce l’ha fatta contro una terribile malattia, che lo aveva fatto peggiorare negli ultimi mesi, fino alla triste notizia di ieri 21 marzo. Oggi San Miniato si è stretta attorno alla famiglia, per l’ultimo saluto all’ultimo difensore civico di San Miniato, impegnato nella vita della comunità e nell’associazionismo.
Ad aprire il corteo per il suo ultimo viaggio, infatti, c’erano i volontari della Misericordia insieme ai ragazzi della filarmonica del Bravo de La Scala, che hanno accompagnato il feretro nella chiesa della Trasfigurazione. Due realtà associative alle quali Scali aveva dedicato molto del proprio tempo, ricoprendo il ruolo di consigliere della Misericordia e di vicepresidente della filarmonica, dopo esserne stato presidente per ben 15 anni.
“Vogliamo ricordare Mauro per la sua dedizione verso la comunità – ha detto nell’omelia don Luciano Niccolai – per il suo impegno nella comunità cristiana e per l’impegno civico”. Lo stesso don Luciano, infatti, ha ricordato i tanti anni di lavoro da dipendente del comune di San Miniato, seguiti dopo la pensione dall’incarico come difensore civico, “portato avanti come volontario”. Presenti in chiesa tanti vecchi colleghi e dirigenti comunali, insieme al sindaco Gabbanini e ad alcuni membri della giunta e del consiglio comunale. Un impegno civile ma anche politico quello di Mauro Scali, membro del centro “Torello Pierazzi” e componente dell’assemblea comunale del Pd. Di lui sarà ricordata soprattutto la disponibilità e l’incredibile dedizione a servizio degli altri, soprattutto per il suo incarico da difensore civico che ha portato avanti fino a dicembre, in modo gratuito, nonostante la legge ne avesse abilito la figura. Per tutti, del resto, Mauro Scali era una persona su cui si sapeva di poter contare. “Una persona che macherà tanto a San Miniato”, ha commentato Lucia Franchini, difensorore civico regionale. (g.p.)