Culto islamico in chiesa, Tardelli dice no

22 marzo 2016 | 19:34
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Culto islamico in chiesa, Tardelli dice no

E’ balzato agli onori delle cronache nazionali l’ex vescovo di San Miniato Fausto Tardelli. La notizia, ripresa anche da vari quotidiani nazionali, è relativa alla posizione assunta dell’attuale vescovo di Pistoia contro l’iniziativa di due dei propri sacerdoti, intenzionati ad aprire le porte di una chiesa alla preghiera islamica.

Protagonisti i parroci don Massimo Biancalani e don Alessandro Carmignani, che nei giorni scorsi avevano annunciato l’intenzione di aprire la chiesa di Vicofaro alla preghiera dei profughi di fede islamica. Perché “per fare vera accoglienza – aveva spiegato Biancalani – non possiamo farli pregare in uno scantinato”.
Contraria, invece, la posizione del vescovo Tardelli, che attraverso una nota ha precisato che “la doverosa, necessaria e rispettosa accoglienza delle persone che professano altri culti e religioni non si fa offrendo spazi per la preghiera all’interno delle chiese destinate alla liturgia e all’incontro della comunità cristiana. Per quella si possono trovare benissimo altri spazi e altri luoghi ben più adatti e più rispettosi anche di chi ha una fede diversa. I motivi sono tanti e talmente ovvi che non è necessario nemmeno richiamarli”.
Chiarissima, insomma, la posizione di Tardelli: ben venga l’accoglienza, così come l’individuazione di luoghi di preghiera per i profughi di fede islamica, ma è inopportuno che ciò avvenga all’interno di edifici destinati al culto cristiano. Lo stesso vescovo, però, aggiunge anche che i propri sacerdoti “sono stati in parte travisati, dal momento che non è assolutamente loro intenzione creare situazioni di confusione che non aiutano certo l’accoglienza. Sono per altro ben consapevoli della necessità di agire in questo campo con grande attenzione e rispetto sia di chi viene che della popolazione residente, al fine di realizzare una vera integrazione sociale”.